mercoledì 7 agosto 2013

Sbam

"Rimpiango, amaramente, tutti i sederi
che non mi sono voltato a guardare"
Card. Ersilio Tonini (1914 - 2013)


Parlare, criticare i luoghi comuni e la gente che passa. Guardare negli occhi, ogni tanto, non sempre. Lo scherzo e la battuta, la frase seria e lo sfoggio di cultura dal libro appena letto.
Il tentativo, riuscire o mancare.
Casella vuota o casella annerita. Il fallimento che nel ricordo vale più della riuscita.

I lunghi discorsi davanti al portone di casa, con la gente che passa e sembra quasi ammiccare al tuo prossimo successo. Il successo di un bacio che ti può bastare.
La miriade di persone nel tuo stesso istante:  niente di originale, pagine da romanzo, già lette.

E forse è questa l'idea di ciclicità e di immortalità del sesso, o almeno una delle sue idee. Il primo bacio, a casa per una tisana. L'imbarazzo della posizione orizzontale. Tutto che finisce e il sonno. Risvegliarsi, senza un cellulare o con un nome vago in mente. La mente subito alla lista. Più uno.

E poi finiscono le possibilità e rimane la lista. Lista di nomi, luoghi e situazioni da sfogliare mentalmente come trionfo o come fallimento. Lista di fallimenti per definizione.

Come con mio nonno quando giravamo per la città e mi indicava i luoghi e le ragazze.
"Alla fine ognuna ha scoperto l'altra e mi hanno lasciato tutte."
"Ma poi hai conosciuto la nonna."
"Appunto, mi hanno lasciato tutte. Sono rimasto solo e con la nonna."

Domanda: Quando sarai anziano, pressoché morto, cosa ricorderai? Cosa vorrai salvare?
Risposta: "Salvo l'istante dell'intesa, quando hai capito che ce la puoi fare, ma ancora non hai fatto nulla, sono solo sguardi e ampi respiri, ricchi di ossigeno come gli sbadigli, e il tempo si dilata come quando stai per fare un incidente in auto. Sai dove stai per arrivare e assapori tutto l'intervallo di tempo che ti resta. E poi: sbam. Pezzi di veicolo che volano per l'aere sparsi e la lamiera che si accartoccia come carta di cioccolatini dove tu ne sei il ripieno."