Oggi ero in treno, seduto a fianco a cinque bionde straniere. Avevano valigie con le ruote, tutte vestite eleganti, pettinate bene, un paio di grosse trecce e tanti altri ricci composti, mani curate.
E riflettevo sul fatto, che dopotutto, anche se il treno mi portava al lavoro, la carrozza era sudicia, fuori freddo, il finestrino pieno di spifferi, il vetro gelato, i passeggeri con le cuffie rumorosi... appunto se ti mancano ancora cinque giorni al fine settimana, se la tua ragazza è incinta come se avesse ingoiato una famiglia di bavaresi, se l'auto è sempre ammaccata, se i film con il lieto fine poi non ti spiegano se tutto il tempo restante che i protagonisti passeranno sarà veramente lieto...
Appunto, nonostante tu sia seduto a leggere senza parlare la loro lingua, tu non parli loro, loro non parlano a te ma se le guardi magari ti guardano, se sorridi loro, loro un sorriso lo accennano...
Dopotutto, dicevo, se viaggi con cinque bionde, il viaggio, tutto sommato non può mai essere così male.
mercoledì 25 gennaio 2012
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