venerdì 17 agosto 2007

Teledipendenza abusiva.

Ogni tanto, tipo le domeniche pomeriggio o gli altri giorni pigri tra l'estate e l'autunno, avrei voglia di suonare a casa della gente. Mi faccio aprire, entro e mi siedo nel divano assieme al padrone di casa.
Guardiamo la sua televisione per una oretta, ringrazio e vado via. Torno a casa e faccio il bucato.
Naturalmente non pretendo di cambiargli canale, o di scegliere il programma. Come aspetto non sono aggressivo percio' stimo che la gente mi accolga senza troppi fastidi o domande.
Se c'e' un posto libero sul divano io mi siedo e guardo quello che guardano loro. Buono, senza commenti o sbadigli.

E' una sorta di sondaggio demoscopico, anche piu' comodo dell'auditel. Cinque anni di pomeriggi a casa della gente e scrivo un libro con i gusti delle persone.
Se qualcuno non mi vuol fare entrare mi scuso e busso dal vicino di pianerottolo.

Unico rischio dell'hobby: i vecchietti. Dopo un'oretta con loro a guardare Colombo (h. 19 Rete 4) si affezionano e se non torni il giorno dopo si sentono illusi e parlano male dei giovani con le amiche al telefono. Poi vengono fuori le solite storie che sono tutti drogati e girano con macchine potenti appena presa la patente.
Variante: i vecchietti si illudono che sia il solito impostore che gli ruba la pensione (che hanno gia' finito il quarto giorno del mese spesa in gratta e vinci). Senza il furto si sentono trascurati dalla malavita dei giovani e non hanno nulla da raccontare ai figli e nipoti il giorno di Natale, cosa che per loro tristemente e' anche peggio.

Suggerimenti per i regali del prossimo Natale alla vostra signora? Ovviamente un fotopletismografo. Osservazioni interessanti nel cuore della notte.

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