giovedì 31 gennaio 2008

Angoli

Angolo di foglio di carta quadrettata (passo 4 millimetri) trovato per terra, non da me:
Penna nera: Quale ' il problema? Troppe cose insieme?
Penna blu: Boh. Io mi sento piena di energia pero' concretamente mi stanno accadendo delle cose molto stressanti, ciascuna delle quali da sola basterebbe a farmi strippare.
1. Non ho soldi e non so quando li avro' (+ debiti)
2. Non ho la bici ne' cibo ne' posso fare sport senza di essa
3. Grabri sta con la donna
4. Fondamentalmente P*** mi voleva solo s***
5. Sto scrivendo la tesi non per me ma per una stronza
5. Avrei solo bisogno di andare da Ele e carcare di risolvere i miei problemi sentimentali
7. Dovrei iniziare a studia un sacco per panale e/o procedura civile ma non ho oggettivamente tempo
8. Ho fame e sonno arretrato.
PS: non preoccuparti. Gia' il fatto che tu ci sia mi fa bene :)
Citazione copiata da un cioccolatino da 3,5 chili (4 esemplari al mondo, di cui uno contiene l'ultimo libro di Travaglio ricoperto da 16 etti di nocciole):
"Che cos'è quella sensazione quando ci si allontana dalle persone e loro restano sulla pianura finché le si vede appena come macchioline che si disperdono?...È il mondo troppo vasto che ci sovrasta, ed è l'addio. Ma noi puntiamo avanti verso la prossima pazzesca avventura sotto i cieli."
Jack Kerouac - "On the Road"
La prossima volta mi impegno di piu' e parlo ancora di modelli di guinzaglio per cani come tutti mi chiedono insistentemente.
Richiesta alle autorita' religiose: fate un appello per la restituzione del mio campanello della bici.

venerdì 18 gennaio 2008

Sale. Zucchero.

Questa mattina mi sveglio e lo zucchero nel barattolo e' quasi finito. Lo riempio dal sacchetto. E se avessi sbagliato barattolo? Quello del sale e' della stessa forma. Fortunatamente non avevo sbagliato, ma la scritta era quasi cancellata, praticamente illeggibile, percio' prendo un pennarello nero, ripasso la scritta: "Zucchero". Poi allora anche "Sale", "Caffe". Ci prendo gusto. Acqua, fette biscottate, olio di semi, finesta. Vorrei non fermarmi piu', mettere un'etichetta a tutti gli oggetti della casa. Tutti, non escludere nessun oggetto o componente dello stesso oggetto. Porte, pavimento, interruttore, tappo del dentifricio. Ognuno con il suo nome scritto sopra. Foglia, scarico, battiscopa, intonaco, iride.

Perche'? E soprattutto quanto ci vuole a fare questo? Bisogna razionalizzare l'operazione. Non si puo' accettare un lavoro fatto male o in troppa fretta. Necessita una lista di tutti gli oggetti e poi dimensionare le etichette adesive e le punte dei pennarelli da utilizzare. Sul tappo della maionese non si puo' utilizzare piu' di un 0,3 mm di spessore. Sull'architrave della porta si puo' tranquillamente impiegare un Uniposca, nessuno ce lo vieta. Il colore? Questo non e' un problema, ogni colore va bene, non si vuole mica scadere nella mera maniacalita'.

Non sara' un lavoro facile, sicuramente ci saranno rischi di sbagli, di errori, e ci vorra' accuratezza e precisione. Forse due o tre settimane, massimo un paio di mesi ad esagerare, ma ci sara' da divertirsi.

Alla fine TUTTO avra' una etichetta, senza sbagli e senza errori.

Sale o zucchero? Sale e zucchero! Non mi ingannerete piu' granelli simili, ma non uguali.

martedì 15 gennaio 2008

Letti nel ventre della balena

Tutti vanno all'Ikea. Io a casa ho i mobili di mia nonna: dove li metto altrimenti? In soffitta il nostro tecnico delle caldaie ha scoperto che ci sono i topi. Allora si tengono questi mobili e va bene cosi'. Il tecnico era andato in soffitta per controllare il livello dell'acqua dei termosifoni. Poi si e' trovato bene e ci e' rimasto una settimana.

Praticamente ora entri a casa della gente e se sei un po' esperto riconosci tutta la mobilia. Tutti i nomi. La libreria Ivar spopola. 44 pezzi. Puoi scegliere se montarla con angoli a 90 o a 120 gradi. Non si sa mai.

Una cosa invece che in pochi sanno e' che cosi' come i Lego li si possono assemblare o come indica la prima istruzione (che permette di ottenere la costruzione che e' in foto sulla scatola) o come le istruzioni secondarie (la casa in realta' ha gli stessi pezzi dell'astronave a parte evidenti sviste come l'albero verde messo come razzo), anche i mobili Ikea hanno due possibili vie di montaggio. Ad esempio dal letto ci si possono fare due comodini con le doghe e dalla libreria legna per il caminetto.

All'Ikea hanno un particolare addetto ai profumi che si occupa di spruzzare fragranze di Norvegia a tutti gli scaffali. Lo fa un mio amico che ha abbandonato la Ricerca almeno due volte alla settimana. In realta' gli scaffali provengono da Twain dove puzzano come le rotaie della ferrovia.

Tutto questo va bene, ma poi non speriate di inserire nei curricula che avete montato 150 tasselli in una settimana. Certo anche quella e' ginnastica ma alle Olimpiadi non ci si va mica.

Ogni cosa che l'acquirente medio si possa permettere e' in legno grezzo ma levigato. I letti se fanno i buoni prima o poi diventeranno letti veri.
Spielberg sta dirigendo un dramma. 105 milioni di dollari. Una scaffalatura Ikea passa varie disavventure e alla fine riesce ad entrare nel catalogo della Semeraro. E trova l'amore.