martedì 5 agosto 2008

Diversamente-

Nei film quando la gente fa sesso, le donne sono praticamente sempre mezze vestite. L'uomo non pensa mai a spogliarle impegnato ad accendere candele o a spargere petali sul letto.
C'è sempre una coperta (di seta) che cela il celabile e cade sempre nel punto giusto. E ovviamente i preliminari non ci sono mai. A meno che io non abbia sempre sbagliato a catalogarli come 'preliminari'.

Ma poi i petali dove li vendono? Ho visto confezioni di pout pourri, parola che esattamente due mesi fa (leggevo il giornale in cucina) ho imparato ad utilizzare e ora me ne fregio. In tali confezioni vi e' un 22% di petali profumati ma sono secchi e legnosi. Se si usano quelli poi si finisce con il pungersi le natiche.
Sono quindi andato da un fiorista all'angolo del semaforo dove abito a chiederne in grande quantità preso da smanie di romanticismo. La fiorista insiste che non vendono petali senza la rosa attaccata: devo comperare decine di rose e staccare i petali a mano. Compito veramente ingrato perciò disdico l'appuntamento. La ragazza mi risponde che mai e poi mai aveva accettato un invito da me e che ora cambia numero e codice fiscale.

Capisco che aveva intuito le mie intenzioni e che sta soffrendo, quindi decido di invitarla a casa lo stesso, considerato anche che ora abito con un omosessuale. Cioè, detta cosi' sembra quasi discriminante e potrà confondere il lettore convinto di apprendere da me tutti i segreti delle donne. In realtà gli altri coinquilini sono via e rimane quello che preferisce essere chiamato "diversamente etero". Cosi' come le donne sono "diversamente dotate di pene", i cani sono "diversamente gatti", ecc...
Premetto che non ho nulla contro i gay, visto che anzi tolgono rivali a noi super fusti nel cacciare le più promettenti fanciulle adatte alla procreazione. Avrei preferito pero' un omosessuale alla Oscar Wilde (brandy vicino al fuoco del camino, punzecchiandoci con battute in punta di fioretto: stimolante), non un misto di Solange/Paolo Fox (lettore dvd in sala per potersi guardare le prime stagioni di Streghe: eugenetico).

Discorso di medio livello culturale con lui:
(Al telegiornale parlano delle caserme)
Lui: anche io ho fatto il militare come volontario.
Io: (fingendo interesse in attesa che la pizza si scongeli nel forno) Caspita! hai fatto i 12 mesi?
Lui: No, un anno!
Io: Si, ok, 12 mesi.
Lui: No, no, proprio un anno intero.
Io: Va bene, scusa, ora vado. La pizza buttala.

Discorso colto:
(Sono appena tornato da una laurea. Io odio le lauree. Interno giorno)
Lui: Quanto ha preso Marco alla laurea?
Io: (con disprezzo dal cuore) 90...
Lui: Un buon voto! E' quasi 100!
Io: Beh, buono...?!?!?
Lui: In effetti il massimo e' 130.
Io: 130? No, 110, cen-to-die-ci.
Lui: Ah, si e' vero, 110 alla triennale, 130 per la specialistica.
Io: No, non ci siamo capiti 110 e' il massimo sempre.
Lui: (fronte aggrottata segno di profonda riflessione) Sei sicuro?
Io: Non lo so, mi informo, vado giù al bar e chiedo.
Lui: E la pizza?
Io: Buttala.

Discorso trascendentale:
(Ora di pranzo)
Lui: Mangi pizza surgelata?
Io: No buttala.
Facile mettersi a parlare dei cliché del cinema, questa non e' una critica alla società. La vita vera e' un'altra e la fa la gente che vive al posto nostro e poi riempie i libri: che Dio li benedica!
Parlare dei gay e' facile e fa sempre ridere: sentiatevi tutti i colpa lettori, vergogna!
La prossima volta riporto gli arrivi dei cavalli per le corse notturne di Faenza e parlo dei tipi alla Lidl che comprano birra calda e merendine, e mangiano e bevono appena fuori seduti sui vasi rotti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

complimenti, geniale