sabato 27 dicembre 2008

Caro Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

per Natale voglio un camion dei pompieri, come quello che ho avuto a 5 anni, ma ho rotto subito e mia nonna diceva sarebbe stato meglio darmelo quanto ne avessi avuti 7 di anni.

Il camion deve avere le luci e i suoni. Le luci devono essere intermittenti e i suoni devono avere varie tonalità, come tante sirene sovrapposte e bitonali. Deve potere essere radiocomandato da distanza (avanti, indietro, destra e sinistra) e il bocchettone dell'acqua deve fare uscire acqua vera. La scala si deve allungare. L'acqua esce tiepida e non troppo fredda, e non devo andarla a ricaricare troppo spesso dal rubinetto.

Devo poterci salire sopra e mi deve portare in giro dove voglio io. Il camion è corredato di pompieri e io ho una uniforme dei pompieri. L'uniforme è rossa e arancione e ha strisce rifrangenti alla luce se mi trovo al buio sotto i fari di una macchina. La mia uniforme si distingue dalle altre.
Quando io non sto giocando con il camion, gli altri pompieri si devono guardare tra di loro e si devono chiedere "Ma dove è Paolo? come mai non sta indossando la sua uniforme dei pompieri?"
Quando sono vestito da pompiere e sto giocando a fare il pompiere tutti mi ammirano e aspettano solo me per spegnere gli incendi. Se non ci sono incendi e intervengo lo stesso nessuno ci fa caso.

Se, caro Babbo Natale, non trovi il camion, in cambio desidero che la mia morosa non si riveli essere una prostituta.

Grazie.

Lettera firmata.

lunedì 22 dicembre 2008

Etologia e recruiting

Mi sveglio la mattina alle 7 dopo essere andato a letto alle dieci di sera e aver sperato che a tutto ciò un giorno penserò sorridendo.

Arrivo al quarto piano della ditta e mi fanno sedere in mezzo a tutti quelli in attesa. In cinque ci fanno andare verso una stanza dove entra una signorina. Psicologa addetta al recruiting. Alta, zigomi alti, mani affusolate. Bella donna che mi fa paura e sa di farmene. I nostri nomi sono in cartellini sul tavolo; noi diventiamo foto sulle copertine di fascicoli con dentro i nostri curricula. Lei osserva tutto quello che faccio e lo giudica. E prende appunti. Incrocio le braccia e prende appunti. Incrocio le gambe e prende appunti. Mi masturbo sotto al tavolo e prende appunti. Le guardo il sedere e prende appunti.

La sua funzione e' la stessa di un etologo della prima parte del secolo. L'etologia moderna evita che il soggetto studiato capisca di essere studiato e perciò entri in contatto con chi lo sta studiando. L'etologia moderna evita di influenzare l'osservato tramite il processo d'osservazione da parte dell'osservante.
Intuisco quindi che microfoni ci stiano spiando durante i momenti di assenza della psicologa, o che persino uno degli esaminati sia lui stesso un esaminatore. Paradossalmente forse siamo noi stessi gli esaminatori e l'azienda sta valutando se assumere o meno la psicologa.

Prove di gruppo. Tutti a discutere su cosa sia meglio per una ditta che produce pannolini e deve affrontare questo ipotetico mercato dove un'altra ditta produce macchine del tempo per la cacca. La cacca la spediscono a fine '700 e la ditta di pannolini non e' pienamente contenta. Io propongo di evitare i rapporti di coppia duraturi e stabili a favore di brevi innamoramenti alla fermata dell'autobus. Come alternativa mandate i bambini nel passato e dopo la loro educazione sentimentale li riportate nel presente, o piu' o meno in epoca recente.

A conclusione entra un senior manager super professional che mi fa capire che la parola chiave e' 'business'. Aumentare il business, fare del business, i paesi dove facciamo del buon business. Non ho capito bene cosa sia ma lo cerco tra gli scaffali al supermercato la settimana seguente. A titolo di cronaca e' un detersivo nella seconda corsia dell'EuroSpin di Cona (FE).

"Indovinate quale e' il secondo paese europeo dove facciamo del buon business, non lo credereste mai...". Io tento: "Svizzera". "Assolutamente no, li le mucche hanno paura delle persone in giacca e cravatta". Mi viene in mente il cioccolato al latte e cosi' mi distraggo per tutta la mezzora successiva.

Cinquanta slide dopo, arrivato lo spazio per le domande gli chiedo: "Ok, voi fate consulenza, ma c'e' mai stata qualche consulenza che non sia andata a buon fine." Lui mi squadra finto affabile, la ragazza prende appunti con disapprovazione. La nuova parola chiave del suo discorso diviene 'developing', e c'è' sempre stato un 'developing' al 99%. Se una volta hanno fallito il cliente e' rimasto comunque tale.
Io mi vergogno della domanda e rimango a testa bassa fino alla fine della presentazione.

Alla fine la psicologa ci saluta e mi prende in disparte: "Signor Franchini, lei sta male e si capisce chiaramente, c'e' nulla che possa fare per lei?"

In stazione 25 minuti dopo cambio il biglietto con quello per un treno di due ore prima che quasi perdo.

giovedì 18 dicembre 2008

Lista amori impossibili

Amore da treno: la vedi nel posto in diagonale al tuo e le sorridi. Finita li. Se sei fortunato la incontri ancora gli stessi giorni sullo stesso treno o perlomeno ci speri per tutta la settimana.
Amore da autobus: come l'amore da treno ma il biglietto si buca dentro.
Amore da fermata dell'autobus: vorresti prendere il suo bus ma sale su quello prima e le guardi il sedere.
Amore da semaforo: tutti e due in bicicletta, gli occhi si incrociano e allo scatto del verde non la rivedrai mai più.
Amore da aereo: e' la ragazza del posto davanti al tuo. Si gira varie volte e ammicca. A Francoforte gira a sinistra dopo essersi voltata un'ultima volta, ma te sei li solo per lo scalo e ancora non sei pronto a rifarti una vita senza bagaglio.
Amore da bar: serve i moito al bancone, ma se bevi te al limone, quindi ti snobba.
Amore da supermercato: e' la commessa più carina nella fila piu' lunga ma ne vale la pena appena ti dice 'Buonagiornata'. Ti vergogni di avere comperato solo Nutella e panbauletto.
Amore da specchietto retrovisore: già affrontato in un altro post (finisce male anche questo).
Amore da garden center: ti crede gay perché stai comprando dei bulbi primaverili.
Amore da marciapiede: capelli lunghi biondi. Si gira, e' un maschio.
Amore da blog: ti commenta i post. Te le metti un collegamento al suo blog. La settimana dopo ha cancellato l'account.
Amore da call center: non te ne frega niente di Sky ma vorresti continuare a parlare per ore con Chiara.
Amore da ascensore: sorrisino. Zitti a fissare contriti per terra come se da un momento all'altro si dovessero aprire gli inferi per inghiottirti. Dling, piano arrivato.
Amore da treno 2: ti controlla il biglietto e ti domandi se l'uniforme se la puo' portare anche a casa.
Amore da passaggio a livello: va veramente troppo in fretta, ma al finestrino ha un profilo bellissimo.
Amore da prelievo: sono sberle, anche forti, vedi la nebbia tipo televisore senza antenna, ma sei quasi felice.
Amore da biblioteca: guarda caso vuoi proprio il libro che sta prendendo lei. Ripieghi su due tomi di Kafka per fare bella figura. La bibliotecaria ti guarda con sfiducia.

mercoledì 17 dicembre 2008

Verso il nord

Vado a cercare lavoro al nord Italia. Vado a Milano e prendo l'Alta velocità di Trenitalia.
E' stata inaugurata giusto ieri. I posti di seconda classe, tra poggiatesta e tavolinetti, sono marroncini, perciò mi sento quasi pienamente a mio agio. Ma questa armonia di colori non basta, non sono proprio tanto tranquillo.

Il treno fila ad una velocità di 300 chilometri orari e deve percorrere la distanza tra Bologna e Milano in un'ora, o anche meno. Osservo fuori, i vetri sono puliti ma non noto la differenza con il treno normale.

Mosso sempre più da sfiducia vado a parlare con il Capotreno.

"Senta, non per mancare di rispetto verso la sua figura o volervi suggerire come fare il vostro lavoro, ma siete sicuri di sapere quando frenare? Cioè, mi spiego, non e' come il treno regionale che freni a vista, vedi che stai arrivando ad Alfonsine perché da lontano si vede un edificio blu e inizi a tirare il freno. Li se proprio ti sbagli e ti dimentichi di fermarti tiri diritto e vai a finire 5 minuti dopo a Mezzano. Nessuno si lamenta mica, lo gracchi al microfono della filodiffusione interna e amici come prima. Tanto tutti quelli di Alfonsine hanno amici o parenti a Mezzano e viceversa, quindi al più e' una occasione gradita per scambiarsi gli auguri di Natale.
Ma qui, dentro a sto coso, se non ti fermi si va a finire in Piazza del Duomo. Io non ho amici li nemmeno tra i barboni."

"Prego, favorisca il biglietto."

"Facciamo cosi, io tra mezz'ora o anche meno, passo da voi davanti dove guidate e vi vengo avvertire che manca una trentina di minuti e poi si arriva. Poi fate voi, magari vi mettete li e pensate a tirare il freno. Sono discreto, nessuno penserà che avete frenato perché vi ho fatto cenno io, non voglio avere alcun merito."

"Favorisca il biglietto altrimenti la faccio scendere qui a Bologna."

Almeno prima se volevo leggere prendevo un treno a lunga percorrenza e mezzo libro se ne andava via, ora nemmeno più un raccontino breve e' sufficiente a coprire tutto il viaggio. Tutto ciò si ripercuoterà sulle vendite di libri alla stazione. Problema loro.

Quando dall'albergo telefono al capotreno del Regionale Ravenna-Ferrara e' tutto invidioso. Butta giù subito. Il giorno dopo leggo che ha tirato le sue due carrozze a diesel nel tratto di Glorie ai 120 chilometri orari e ha deragliato. Per fortuna girava di notte visto che possedeva le chiavi del locomotore e nessuno si e' fatto male. La mattina dopo lo ritrovano su una facciata del treno riverso tra la campagna, che sta facendo colazione come se nulla fosse su un finestrino chiuso. Due uova sode e del prosciutto. Niente di strano a parte il fatto che amava i fiocchi d'avena.

Fine prima parte. Seconda parte: il mio primo colloquio di gruppo per una multinazionale. L'essere sociopatici non aiuta nel problem solving.

mercoledì 10 dicembre 2008

Hic sunt leones

La gente negli ultimi millenni deve essersi sicuramente data da fare. Se si confrontano le cartine geografiche degli ultimi secoli il mondo si e' evoluto parecchio: isole che si creano, continenti che spuntano dal nulla, draghi che spariscono, penisole che mutano forma e si arricchiscono di frastagliate coste. Dischi che si arrotolano e diventano perfette sfere rotanti su assi storti. Un ponte in più o in meno non sarebbe nulla in questa immensa opera compiuta dall'Uomo che ha portato a modificare sostanzialmente la forma, oltre ovviamente ai contenuti, delle terre emerse. Meticoloso il lavoro del cartografo nel seguire questa complessa evoluzione senza inquinare tutto con la fantasia.

Pensavo a questo, preoccupandomi appunto dei contenuti del nostro amato continente: le torri, le chiese, gli acquari e i pub irlandesi in piazza. Forse tutto questo e' destinato presto a sparire, dato che, temo solo e unico al mondo, ho capito il machiavellico il piano che si nasconde dietro gli avvenimenti degli ultimi tempi. Vi rendo partecipi, con occhio pero' di critica al mio pensiero.

Barack Obama e' stato eletto. Il primo personaggio di colore importante a non essere un pugile, un attore, un musicista o ad avere tante mogli in Africa. Obama nel giro di un anno dall'inizio del suo mandato sarà ucciso.
Ancora non mi e' chiaro se l'omicidio sarà operato con il suo consenso o senza di esso, ovvero se lui e' coinvolto nel grande progetto che sta alla base della sua elezione.
Fatto sta che lui sparirà, al suo posto salirà il vice, bianco, a reggere il Governo degli Stati Uniti d'America. Torna un presidente bianco, ma contemporaneamente e praticamente a costo zero sono saliti i democratici al potere e si e' creato per tutta la nazione un martire e nuovo eroe americano simbolo non solo del popolo nero ma di tutta la democrazia e la libertà all'interno della Nazione.

Chi e' stato l'assassino? Un europeo. Foto mostrano un ragazzo mediamente alto con grandi baffi, bicchiere di birra in mano e fucile nell'altra, che indossa un basco. Guerra contro l'Europa. Non potendoci difendere in quanto impegnati a concedere diritti alle coppie di tassi omosessuali nati tramite fecondazione assistita all'interno di un convento, dichiariamo resa fin da prima dell'inizio della guerra. Nessuno spargimento di sangue o armi atomiche. Tutto pulito pulito.

In cambio, il prezzo da pagare sarà il cedere agli USA tutti i nostri bene architettonici e culturali. Grande buco nel terreno, Colosseo portato a Minneapolis, grande buco nel terreno, Scala trasferita a Venice Beach, grande buco nel terreno, Arena di Verona incastrata nel quartiere di Manhattan.

Al posto dei monumenti tanto amati quasi esclusivamente dai giapponesi, ci saranno buchi nel terreno, con file di persone che pagheranno per visitare quello che un tempo era la Torre di Pisa o la Tomba di Dante. I giapponesi avendo prenotato da tempo non cambiano meta all'ultimo momento.
Laura Pausini e Bocelli ce li teniamo noi pero'.

Cimiteri della nostra civiltà, i buchi nella terra saranno tumuli al negativo.

Aleandro Baldi dove sei finito?

mercoledì 19 novembre 2008

La spesa

Se vado nei grandi discount a fare la spesa immancabilmente mi deprimo. La gente arriva triste e sconsolata alle casse. Si cerca il cibo tra gli scatoloni aperti come a voler suggerire: "la prossima volta sara' tra i bidoni chiusi".
L'alcolizzato medio ha comprato brunello a 0.69 euro al litro e un pacco di salatini. L'alcolizzato grave non e' arrivato alla cassa senza prima aprire una birra delle confezioni calde da sei; le restanti le finira' all'uscita vicino alle rastrelliere delle bici. Gli extracomunitari o neocomunitari non sembrano portare gioia e multiculturali tradizioni multicolore, ma piuttosto pesantezza e senso di spaesatezza. Le cassiere sono tra le più brutte sul mercato: problemi di acne, magliette con logo stinte e sporche, improbabili piercing come a voler tenere assieme brandelli di viso.
Il rullo alla cassa e' lento e il cibo avanza come in una cinerea processione verso il 'blip', qui roco e stonato. 'preng', 'preng', 'sei povero e fai schifo anche al laser', 'preng'. In alcuni discount il rullo non funziona o peggio non esiste, e il cibo viene trascinato manualmente in avanti con velocità costante simulandolo.
All'uscita chi chiede l'elemosina viene qui in pausa pranzo sapendo che l'attività sarà scarsa, e si riposa.

Se vado nei supermercati a fare la spesa immancabilmente mi deprimo. Le coppiette fanno la spesa assieme e arrivano brillanti alle casse con pannolini anche se non hanno figli: sentono l'ottimismo, lei fora i preservativi a lui, il Papa non se ne può lamentare. Le coppie fanno due spese separate: lui carne e affettati, lei impiega un'ora a guardare il residuo fisso della minerale sperando che tenda all'acqua distillata per il ferro a vapore; si incontrano alla cassa depositando a vicenda cibo in un carrello e rinasce l'amore sotto il nome di bancomat.
L'anziana acquista passati di verdura, cibo in buste dorate per il gatto e sapone per piatti ad ettolitri: non ha mai saputo cucinare granché bene; il marito si e' avvelenato mangiando al bar della stazione; lei camperà altri dieci anni da vedova.
La commessa mi informa che si e' diplomata in clarinetto, questo e' solo un lavoro temporaneo deve fare un concorso a fine mese e delle audizioni la settimana prossima.
Se la rivedo dopo qualche mese non e' più tanto loquace, ma piuttosto sbrigativa nel darmi il resto. Blip.

Risciacquate bene i piatti prima di metterli a scolare. Se vi capita asciugateli: eviterà antiestetici aloni che vi renderebbero molto impopolari in occasione di cene nelle vostre abitazioni.
Pensando al clarinetto non si può prescindere da Mozart.

venerdì 7 novembre 2008

Cammelli senza cruna

Davanti al computer scrivo con entrambe le mani e tengo una matita tra i denti cosi' sembro assolutamente molto impegnato. La gente passa dal corridoio, butta uno sguardo dentro e mi vede con la fronte imperlata di sudore e le mani che digitano freneticamente. Mastico la matita con ambedue le mascelle, scorticando il cattivo sapore della vernice arancione. La vernice che rimane sulla lingua o tra i denti la pulisco via leccando una manica della camicia blu, ovviamente appena sento il corridoio sgombero. La scienza si fa correndo avanti e indietro per i corridoi.
Io in realtà sto guardando la Repubblica (trafiletto di sinistra), ma in fin dei conti la gente che passa sta andando a bere un caffè. L'economia dei bar gira: bar del Polo o bar a Palo Alto, sempre caffè.

Ancora al gate 100, attendo di essere traghettato a casa.
Da lontano vedo la mia valigia trasportata da un carrello verso l'aereo, e subito mi faccio distrarre da una bionda che guarda ma passa; ha due codini biondi come tante altre, tranne le more che non li hanno biondi. Ma mori.

La mia valigia viaggia da sola. Se glielo chiedete dice di aver portato me come bagaglio, avermi imbarcato a bordo e star viaggiando comoda in stiva. L'unica differenza e' che le valige aspettano di essere ritirate all'arrivo, mentre i passeggeri devono muoversi per andarle a ritirare. Sostanzialmente e' l'unica differenza apprezzabile. Se degli alieni fossero tra noi, si tramuterebbero in valige infiltrandosi tra la comunità delle valige, per conquistare il Mondo.
Le valige vivono nelle loro convinzioni che non sarebbe rispettoso discutere, in quanto sostanzialmente ignoranti delle loro dinamiche sociali.

Un tipo davanti a me sulla destra, sono io. E' vestito come me (pantaloni marroni a coste e camicia azzurra) e digita al computer. Le gambe sono accavallate nello stesso verso. Alza gli occhi e ci scambiamo uno sguardo. Evidentemente sta scrivendo di me, ma la cosa assurda (ridicola anche solo da pensare) e' che lui creda di essere me.
Dopo una attenta valutazione (il tipo ha una forma congenita di forfora dalla nascita), ognuno decide di rimanere se stesso: al più io sono uno steward sorridente. In ogni caso se lo incontrate non lasciatevi confondere, soprattutto se mi dovete dei soldi o siete fanciulle senza morale.

Un paio di ragazze si erano offerte di venirmi a prendere all'aeroporto, ma nessuna di loro verrà poi. Anzi, sgonfiano le gomme al bus e me la faccio quindi tutta a piedi, tanto chi ha fretta?

E' più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago, che viceversa.

sabato 25 ottobre 2008

L'importanza di chiamarsi Arthur

Colui che mi ha insegnato ogni cosa sulle donne e' ovviamente Arthur Fonzarelli. In seconda superiore (Istituto Tecnico Professionale per Elicotteristi) ho capito come conquistare le ragazze: schioccando contemporaneamente le dita delle due mani. Essendo mancino mi riusciva con facilità con la sinistra, mentre per la destra ha richiesto qualche settimana di pratica.

Pero' non funziona. Perché? Ancora oggi, che di tempo ne e' passato, vado in discoteca, mi metto al centro e faccio in modo che tutti mi guardino sbraitando sguaiatamente; mi preparo, sono concentrato, 'snap' schiocco le dita. Non funziona. Perché? La gente mi guarda sogghignando e il buttafuori mi dice di non farmi mai più vedere nemmeno nei paraggi. Le erasmus tedesche che conosco, voltano il dolce capo e non camminano più accanto a me.
Riprovo in piazza il mercoledì sera con lo stesso risultato, compreso il buttafuori in crisi di identità mosso da deformazione professionale che mi fa tornare a casa.
Riflettendoci tra un silenzio e l'altro, ho capito che il segreto deve essere insito nella totale contemporaneità, a meno della risoluzione temporale dell'orecchio umano, senza trascurare una comparabile intensità tra le due sorgenti sonore.
La forma d'onda sonora di uno schiocco di dita della mano sinistra e' questa

mentre per una mano destra e' questa

Se le sovrapponessi non otterrei una perfetta armonia delle onde e questo a quanto pare manda tutto all'aria. Fonzie comunque ci riusciva e questo faceva per lui la differenza.
Successivamente a test scientifici anche una sovrapposizione artificiale, ottenuta tramite tecniche di editazione digitale dell'onda sonora non portano a risultati accettabili. Su prove di laboratorio al massimo una ragazza si avvicina, ti osserva, rimane interdetta e come uscita da una trance si allontana dopo averti schiaffeggiato. Ripetutamente.

Lettore attento: "Fonzie non esiste, e' un personaggio televisivo e le ragazze sono attrici."

Risposta: "Se veramente non esistesse secondo voi starei a perdere del tempo scrivendoci sopra, dedicandogli una preghiera ogni giorno e guardando gli episodi in televisione almeno una volta a settimana nel luogo adibito alla sua visione (il salotto con tv)?"

Lettore attento: "Hai ragione, scusa, ritratto, e' che ho avuto dispiaceri in famiglia da quando mio nonno si e' dichiarato gay al pranzo di Natale. Da quel giorno fa outing in continuazione a sproposito."

Risposta: "Sei perdonato, ma ancora non ho capito come fai a fare domande prima ancora che pubblichi il post? Sarai mica la vecchietta tedesca dietro di me al 57G?"
30 ottobre, compleanno di Henry Winkler.

venerdì 17 ottobre 2008

Amici miei

A volte il pomeriggio vado alla posta centrale di Ferrara. Tanto per fare, prendo un numero per tutti i tipi di sportelli, mi siedo e guardo le comiche di Stanlio e Ollio nel 16:9 in alto al centro, e poi sbircio le ragazze carine che compilano i bollettini. Poche di loro portano la penna quando vanno alla posta e devono prenderne una che trovano in giro. Sfacciate.

Tra le perversioni peggiori che ho scoperto, facendomi altri amici alla posta, c'è il doppio voyeurismo. Ovvero chi trova piacere nel guardare chi guarda. Ci sono circoli nel basso veneto dove uomini guardano donne da buchi di serrature ricavati nel compensato. Altri uomini o donne guardano questi uomini che guardano, da altri buchi di serrature posti a lato di questi uomini. Molte volte il loro atteggiamento e' di libidinosa disapprovazione. Le donne nelle prime stanze non necessariamente stanno facendo cose oscene, almeno non oscene per uno scout: principalmente ricamano a punto croce o preparano torte per le persone nelle stanze piu' esterne. Perverse.

Questi si possono definire gli amici migliori che un uomo può avere. I peggiori sono quelli che ti ritrovi in internet nei siti sociali. Solitamente la parola "sociale" riguarda chi ha problemi con la società, e anche in questo caso non ci si sbaglia di tanto.
Su Facebook ho un sacco di amici. Bruttissimi. Se mi cercate e guardate le loro foto mai vorrete diventare miei amici, non che l'idea possa mutarvi incontrandomi di persona. Siamo amici, pero' non usciamo mai assieme e anzi non ci vediamo da anni oppure abitiamo a migliaia di chilometri di distanza, per fortuna.
Tutti questi poi mettono robaccia su YouTube, si riprendono e condividono il materiale. Gente che si lancia con il paracadute, picchia il vicino di casa, molesta una calopsita e suona il banjo. I più arditi fanno tutto assieme: si lanciano con il paracadute assieme al vicino di casa cercando di avere un rapporto contro natura con una calopsita. Suonando il banjo.
Io ho ripreso un mio amico mentre mette un video su YouTube e poi ho messo questo video su YouTube. E' praticamente un meta-video. Cosi' ora mi sento un artista della miseria!
Invito quindi qui ed ora, tutti gli utenti a inserire video che ritraggano loro nell'atto di inserire video di vario genere. Velleitario.

Poi ci sono gli amici con i quali non vuoi uscire, ma finalmente trovi (leggi: non hai più scuse) una serata libera per una birra in piazza. Sei fuori e incontri varie persone, strette di mano, presentazioni e chiacchiere inutili varie (la sera l'ansia non si fa sentire troppo). L'amico iniziale con il quale sei uscito rimane offeso perché ti perdi dietro a loro e inizia a criticare tutti i tuoi amici.
La volta dopo lo porti ad una festa, si arriva li tutti brillanti e lui: "Ma qui c'è anche altra gente? Non me lo avevi detto prima! Non mi piace".
Credi di avere chiuso con lui, ma poi ritorna ogni volta che ti incontra, e critica le serate passate con te. Si comporta come una ragazza, senza vagina. Inutili.

Gli amici migliori sono a mio parere quelli che non ti chiamano il giorno del tuo compleanno cercando di inculcarti gioia gridandoti all'orecchio fastidiosi auguri. Discreti.

martedì 30 settembre 2008

Solitudine

Andare in treno e' completamente diverso dall'andare in aereo. Entrambe sono scatole di metallo che filano diritte piene di persone sedute, ma almeno il treno ha una più alta probabilità rispetto all'aereo di ritornare dove e' già stato. Sedendo in treno non e' impossibile pensare che dove ci si trova in un determinato momento, in un qualche altro istante un'altra persona vi ci si sia trovata, nello stesso punto. Non intendo nello stesso sedile, cosa ovvia a verificarsi, ma nello stesso punto spaziale. Difficilmente può essere lo stesso in aereo, che per quanto preciso nel suo viaggio, quanto facilmente può ricalcare una rotta già battuta?

Al posto 4, fila 10 del Teatro Comunale sicuramente un'altra persona si e' seduta prima di me. Nell'intercapedine che separa il decimo dall'undicesimo piano dell'hotel Hyatt di Jacksonville in Florida, attraversata da un celere ascensore per gente di fretta, migliaia di persone in tempi diversi hanno respirato guardando l'indicatore luminoso dei piani. Nella parte di stanza sopra al ventre di mia madre tanti altri sanguinolenti parti cesarei hanno dato alla luce bambini altrettanto brutti e disorientati.

Ma quanti possono dire di essere stati all'interno di un aereo nello stesso luogo dove un'altra persona prima di loro ha volato (o dopo di loro volerà)?
La questione si riduce a definire il luogo, già prima puntualizzato, non come il sedile dell'aereo, ma come la coordinata spaziale. Latitudine e longitudine?
Questo sicuramente non basta a definire univocamente lo spazio. Aggiungiamo l'altezza dal suolo e dovremmo essere a posto per l'individuazione di un corpo: almeno sulla Terra.
La Terra ruota e gira intorno al sole. Le orbite sono chiuse, e quindi vi sarà un ritorno. Si può essere dove si e' già stati o dove altri sono stati?
Il sistema solare a sua volta ruota e viaggia all'interno della galassia, la quale con poca voglia rimane ferma rispetto alle altre galassie. E tutte queste galassie in un qualche modo eviteranno la quiete: tra di loro o rispetto a cosa?

Siamo quindi i primi ad essere nel luogo dove ci troviamo e dannatamente saremo gli ultimi ad esservi passati? Nessun'altro ricalca le nostre orme, nessun altro sarà dove noi siamo ora? Che solitudine!

Discutevo di questo all'agenzia di viaggi qualche giorno fa, sfogliando i cataloghi (troppe foto colorate non mi piacciono) e chiedendomi se in Polinesia vi sia una agenzia dove consigliano di andare a visitare Argenta o Ferrara: arriva un abitante in gonnellino tipico e chiede nella loro buffa lingua di andare a Portomaggiore perché lo ha letto su internet e tutti i suoi amici della capanna vicina ci vanno in vacanza. La ragazza in agenzia gli mostra qualche dipinto naif realizzato su corteccia di baobab. Il dipinto mostra ragazzi hipster che suonano tamburi in piazza il mercoledì sera vicino al Duomo; la temperatura esterna e' di 10 gradi, e le birre intorno ai 7.
Tutto sommato e' poco probabile, inoltre la maggior parte dei polinesiani pratica il nudismo in presenza dei documentaristi.

Altra differenza: gli aerei precipitano. I treni no.

mercoledì 17 settembre 2008

Gente sbagliata

Documentandomi sulla bella gente che si diverte un sacco d'estate, guardo la notte di Italia 1. Mi interesso enormemente ai villaggi vacanza. Ci sono grassoni che fanno i balli di gruppo con bambini gia' afflitti da obesita', spettacoli teatrali dove coinvolgono anche gli anziani e si mangia tutti assieme da enormi tavoloni. Va bene, penso di essere adatto a questo lavoro. Mando una lettera certo dell'assunzione proponendo come primo spettacolo delle 22.15 "Aspettando Godot". 3 ore e poi tanto Godot se non ricordo male non arriva o se arriva non lo si nota per modestia.

Il giorno dopo vado a Marina di Ravenna. I lampioni deco' sono colorati di oro e il locale dove ci doveva essere un concerto sembrava una milonga con tavolini da Mc Donald's. E' tutto un minigolf, con villette di splendida edilizia mare con persiane blu-rosa-blu-rosa.

Facciamo allora un giro, avanti e indietro cinque volte: dalla pineta, passando per la creperia fino alla bancherella con i libri al 50%. Tutti passeggiano avanti e indietro. In prevalenza sono bimbetti in braghette e famigliole con marito panzuto; i più giovani sono davanti ai locali a fare bella mostra degli occhiali da sole.
E' notte, le 23, e andiamo alla Taverna Bukowski a sentire un concerto. Vendono la birra Duff che pero' e' spagnola e una ragazza prosperosa vestita con righe bianche-nere-bianche-nere attira la mia attenzione.

Poco dopo incontriamo amici, che accompagnano due ragazzi francesi, lui molto modaiolo, lei una giraffona bionda ullalla'.

Riaccompagnandoli in macchina ascolto Radio Tre ed ho il mio exploit spiegando come la notte venga trasmesso fino alla ripresa della programmazione il Canale Quinto della Filodiffusione. Tutti pendono dalle mie labbra quando racconto della sua invenzione nei lontani anni cinquanta: capisco che adorano me e i miei aneddoti.

Ultimi minuti della trasmissione di Italia Uno, isola festaiola, gente brillante che esclama: "Aperitivo molto carino". "Bello, alternativo e tanta bella gente. Giovane finalmente."

Adolf ha preso di mira la gente sbagliata, tutto qui.

giovedì 4 settembre 2008

Fiesta blu

Nel pomeriggio passa a prendermi un mio amico in Fiesta e andiamo a Glorie di Bagnacavallo in un negozio che vende audio-video usato in cerca di una videocamera. Lui ci dovrebbe fare dei documentari, io solitamente riprendo all'infrarosso i topi in cortile: ho scoperto che rubano il sapone, ho le prove. Esco di casa vestito il peggio possibile e saliamo in auto.
Venti minuti di guida da anziani e arriviamo al negozio. Il proprietario e' prodigo di consigli e mi sentivo veramente a mio agio parlando della società consumistica che non capisce l'importanza della qualità dell'elettronica e dell'alta fedeltà.
Dalla porta entra una ragazza mora, capelli raccolti in parte, due ciuffi sul viso, pantalone al polpaccio con accenno di mutandine a fantasia e maglietta bianca.

Bel taglio della bocca. L'unica cosa che posso fare e' guardarla con occhi divaricati, grandi come sono i suoi. Inizia a girare in tranquillità per il negozio ed evidentemente e' la figlia del proprietario. Altrimenti e' la Madonna e io sto per morire.
"Ma come diamine sono vestito? Potevo almeno pettinarmi".
Lei non mi conosce, devo dire qualcosa di intelligente in modo che lo senta e capisca come sono veramente.

Negoziante: "...poi nel campo audio-video e' difficile trovare delle grandi competenze da parte dei venditori."
Io: "Si capisco, ma se ci pensa la volontà non e' sottomessa al principio di ragione, ma le sue rappresentazioni si."

Troppo intellettuale, calma e sangue freddo, più ironia.

Negoziante: "Come scusa? Ok vi chiamo io allora se trovo qualche offerta."
Io: "Mi dispiace già mia madre mi ha chiamato Paolo anni fa! Lei oramai arriva per secondo!"

Troppo sofisticata, più vicino ai giovani.

Negoziante: "Si..., se siete fortunati a volte capitano delle occasioni."
Io: "Speriamo tanto la vita fa schifo e questa città e' morta per noi giovani."

Negoziante: "Ma che sei scemo? Ok arrivederci!"
"Grazie, arrivederci" a lui, "Ciao" a lei che mi guarda da lontano.

In auto parlo ossessivamente di lei. Il biglietto da visita del negozio e' in cartoncino, e' spesso e gli spigoli pungono, ma e' liscio e quasi vellutato; le lettere sono in rilievo e ci sono foto di una reflex, di un televisore e di un amplificatore valvolare.

Io: "Ma era abbronzata?"
Amico: "Basta, ma come sei ridotto? Non hai già G****, A*****, S*****, S**** e C*****"
Io: "Vabbe' che il blog lo sto scrivendo io e ci metto quello che mi pare, ma se esageri non ci crede più nessuno"
Amico: "Era normalissima, non esagerare te".

Ancora non ha capito nulla e gli sorrido affabilmente. Nel retro del biglietto da visita c'è la mappa per arrivare al negozio. Lei sarà li? No, non ci vado, poi tanto me la dimentico e mi innamoro di una commessa all'Iper.

Passo la restante parte della giornata a gareggiare con il mio amico facendo 1+1+1 +1 eccetera sulla calcolatrice: vince chi arriva per primo a 100. I campionati sono vicini e ho ottime speranze.

Claudia Cardinale ne "La ragazza con la valigia" del '61, in pigiama da uomo a righe, era la più bella del mondo.

martedì 5 agosto 2008

Diversamente-

Nei film quando la gente fa sesso, le donne sono praticamente sempre mezze vestite. L'uomo non pensa mai a spogliarle impegnato ad accendere candele o a spargere petali sul letto.
C'è sempre una coperta (di seta) che cela il celabile e cade sempre nel punto giusto. E ovviamente i preliminari non ci sono mai. A meno che io non abbia sempre sbagliato a catalogarli come 'preliminari'.

Ma poi i petali dove li vendono? Ho visto confezioni di pout pourri, parola che esattamente due mesi fa (leggevo il giornale in cucina) ho imparato ad utilizzare e ora me ne fregio. In tali confezioni vi e' un 22% di petali profumati ma sono secchi e legnosi. Se si usano quelli poi si finisce con il pungersi le natiche.
Sono quindi andato da un fiorista all'angolo del semaforo dove abito a chiederne in grande quantità preso da smanie di romanticismo. La fiorista insiste che non vendono petali senza la rosa attaccata: devo comperare decine di rose e staccare i petali a mano. Compito veramente ingrato perciò disdico l'appuntamento. La ragazza mi risponde che mai e poi mai aveva accettato un invito da me e che ora cambia numero e codice fiscale.

Capisco che aveva intuito le mie intenzioni e che sta soffrendo, quindi decido di invitarla a casa lo stesso, considerato anche che ora abito con un omosessuale. Cioè, detta cosi' sembra quasi discriminante e potrà confondere il lettore convinto di apprendere da me tutti i segreti delle donne. In realtà gli altri coinquilini sono via e rimane quello che preferisce essere chiamato "diversamente etero". Cosi' come le donne sono "diversamente dotate di pene", i cani sono "diversamente gatti", ecc...
Premetto che non ho nulla contro i gay, visto che anzi tolgono rivali a noi super fusti nel cacciare le più promettenti fanciulle adatte alla procreazione. Avrei preferito pero' un omosessuale alla Oscar Wilde (brandy vicino al fuoco del camino, punzecchiandoci con battute in punta di fioretto: stimolante), non un misto di Solange/Paolo Fox (lettore dvd in sala per potersi guardare le prime stagioni di Streghe: eugenetico).

Discorso di medio livello culturale con lui:
(Al telegiornale parlano delle caserme)
Lui: anche io ho fatto il militare come volontario.
Io: (fingendo interesse in attesa che la pizza si scongeli nel forno) Caspita! hai fatto i 12 mesi?
Lui: No, un anno!
Io: Si, ok, 12 mesi.
Lui: No, no, proprio un anno intero.
Io: Va bene, scusa, ora vado. La pizza buttala.

Discorso colto:
(Sono appena tornato da una laurea. Io odio le lauree. Interno giorno)
Lui: Quanto ha preso Marco alla laurea?
Io: (con disprezzo dal cuore) 90...
Lui: Un buon voto! E' quasi 100!
Io: Beh, buono...?!?!?
Lui: In effetti il massimo e' 130.
Io: 130? No, 110, cen-to-die-ci.
Lui: Ah, si e' vero, 110 alla triennale, 130 per la specialistica.
Io: No, non ci siamo capiti 110 e' il massimo sempre.
Lui: (fronte aggrottata segno di profonda riflessione) Sei sicuro?
Io: Non lo so, mi informo, vado giù al bar e chiedo.
Lui: E la pizza?
Io: Buttala.

Discorso trascendentale:
(Ora di pranzo)
Lui: Mangi pizza surgelata?
Io: No buttala.
Facile mettersi a parlare dei cliché del cinema, questa non e' una critica alla società. La vita vera e' un'altra e la fa la gente che vive al posto nostro e poi riempie i libri: che Dio li benedica!
Parlare dei gay e' facile e fa sempre ridere: sentiatevi tutti i colpa lettori, vergogna!
La prossima volta riporto gli arrivi dei cavalli per le corse notturne di Faenza e parlo dei tipi alla Lidl che comprano birra calda e merendine, e mangiano e bevono appena fuori seduti sui vasi rotti.

venerdì 25 luglio 2008

Quantas

Lungi da me parlare di attualità, ma guardo in rete il video di un Boeing della Quantas con uno squarcio nella fusoliera in depressurizzazione. A bordo maschere di ossigeno e tutti tranquilli. Le hostess finiscono di servire il pranzo e la gente allegra riprende con il videofonino.
Non che io sia minimamente convinto del fatto che tale aereo fosse veramente a 10000 miglia di altezza, e magari come dicono gli esperti stesse "volando", ma prendiamo un attimo queste idee balzane a livello dogmatico e riflettiamoci; questo conferma la teoria che nelle maschere di ossigeno ci sia del tranquillante. Non credo, come altri sostengono, che sia il solo ossigeno puro a fare sballare il soggetto, ma ritengo vi sia una non indifferente percentuale di sedativo, cosi' ti schianti senza lacerare a morsi e graffi i vestiti e le carni del tuo vicino. Rimane tutto più' decoroso per il funerale.

Lettore attento del blog: "Ma se non ci si trova a miglia di altezza, come mai l'aereo si schianta?"
Io: "Un dispositivo collegato al finto altimetro fa esplodere la carlinga. Un attimo prima i piloti e alcune hostess escono di lato. Passano 6 mesi in un albergo 4 stelle in periferia e poi li trovi a litigare a Forum quando le acque si sono calmate."
Lettore attento: "Idiota! Questo e' il cellulare di mia sorella 34034*****."

Appena trovo un po' di soldi metto su un sexy car-wash di ragazze. Ovviamente desidero che non sia svilente per la figura femminile: le ragazze che lo preferiscono possono lavare l'auto tutte insaponate, mentre altre che magari hanno un titolo di studio da far fruttare possono leggere poesie tutte insaponate, possono suonare l'oboe tutte insaponate o un eseguire un pezzo di danza classica tutte insaponate. L'importante e' che alla fine l'auto sia lavata e le ragazze siano tutte insaponate.
Per l'inverno ci penso al momento, ma penso venga naturale pensare a convertire il lavaggio in una sala da te russa, dove le ragazze servono ai tavoli tutte ricoperte di cioccolata calda. Con alcune puoi fare conversazione e litigare su temi di politica estera, nulla di diverso da un tipico sabato sera da giovani, ma con la variante che la ragazza e' tutta ricoperta di cioccolata calda.
Se una la trovo insaponata la licenzio su due piedi.

Dovrei tenere queste idee per me, ma alla fine se le scrivo qui poi magari evito di esternarle al primo appuntamento dove le fanciulle sembrano esserne urtate, fingono di avere il diabete e scappano via. Trovo poi il giorno dopo sms offensivi e da numeri sconosciuti sul cellulare, quando semplicemente dovrebbero ringraziarmi per l'onestà.

C'è' un cornicione bianco vicino a casa mia che sembra una candida suora magra vista con la coda dell'occhio.

mercoledì 9 luglio 2008

Mediazione ad acqua.

20 milioni di dollari per la Betancourt?
Dando i soldi ai terroristi, poi loro ci comprano altre armi, adesivi sciccosissimi fosforescenti per le gip e rapiscono più persone, interi pulmini in pellegrinaggio.
Se io fossi a capo del Governo, oltre ad avere una poltrona con fodere in oro massiccio, mi comporterei cosi: quando viene sequestrato qualcuno, io me ne frego. Ai familiari regalo un abbonamento a Sky per due anni in modo da distrarli.

A questo punto i terroristi o eventuali rapitori mi spediscono un orecchio.
Io, Presidente, tramite comunicato stampa dichiaro: "Non mi importa del vostro gesto efferato, mandate pure altro, ma con Posta Celere altrimenti si decompone e risulta difficile il riconoscimento."
Dopo due settimane, il tempo di trovare una sega adatta, arriva alla Farnesina un braccio avvolto in scottex doppio strato.
Io chiamo i giornalisti, faccio fare le foto, tante prime pagine e altra dichiarazione: "Non mi importa, mandate quello che vi pare che io tanto non pago".

Cosi' si debella il terrorismo. Pezzo per pezzo il sequestrato ritorna a casa. I familiari sono sommariamente contenti e mi ricandido.

Anzi, passano 4 settimane, prendo un pensionato della Garbatella, e lo spedisco in una cassa ai terroristi con un cartello al collo: "Nel caso non vi piaccia, me lo rispedite indietro e in cambio vi mando 5 studenti del Dams".

L'opinione pubblica parli pure male dei miei metodi.
Fatto sta, che il riscaldamento globale e' una grande bufala e i pinguini, noti per la loro attività sessuale frenetica, stanno persino aumentando. Ma sicuramente meglio spaventare la gente che andargli a dire che il loro gas di scarico fa un baffo al pianeta Terra.

Un mio amico e' convinto che se un orologio da tavolo possa essere alimentato da acqua (stesso principio di funzionamento della pila elettrolitica), anche una macchina possa fare lo stesso. Ovviamente le dimensioni non sarebbero giuste e l'autoradio prenderebbe solo Radio Maria, che alcuni vecchietti con apparecchio acustico che abitano vicino alle Curie sostengono di sentire direttamente nell'orecchio senza nessun altro ricevitore aggiuntivo.

Il mercoledì sera se mi annoio metto avanti di 20 minuti l'orologio della piazza cosi' la gente se ne va a casa prima. La mattina dopo si devono svegliare tutti presto per studiare poiché tra poco hanno l'esame. Molti di loro non sono nemmeno iscritti più all'università perché si sono dimenticati di farlo quando era il periodo giusto, ma in aula studio ci vanno lo stesso perché c'è l'aria condizionata, in modo tale da mettersi una felpa attorno al collo. Bianca.

Ma Allevi e' il nuovo Mozart? Ma proprio per nulla. Alla sua eta' Mozart era morto da 4 anni.

martedì 1 luglio 2008

Kayser fascicolo 2

Festa di pensionamento. Tanti sorrisi riempiono una sala colma di cibo in dimensioni ridotte. Viene regalata una bicicletta con la promessa che non sia un vero ultimo giorno lavorativo. Io mi vesto da uomo ragno ma sono fuori luogo e non faccio la bella figura che speravo dando ascolto ai miei amici.
Discorso, scherzi e risate. Molti applausi che ci costringono a posare i bicchieri. Bevo te freddo perché fa caldo. Qualche lacrima trattenuta del festeggiato solitamente schivo, ma dalla voce franca e paterna.
Io odio parlare con le persone mentre si sta mangiando. Osservo ossessivamente le loro bocche, immaginando che ogni frammento del cibo che si sta tramutando in bolo possa arrivare verso di me, spinto fuori da qualche 'effe' o da qualche 'esse'.
Oppure ci sono quelli che quasi si vergognano di parlare mentre mangiano ad un buffet e tengono affamati il loro piatto colmo in mano, chiedendoti formalmente il permesso per ogni boccone preso.
Come poi chi si scusa dopo avere starnutito. Quasi con dolcezza accolgo le scuse, ma poi lo cancello dalla rubrica del cellulare.
Le assunzioni sono bloccate per 5 anni e per me e' quasi luglio. Quando me ne torno a casa, in bicicletta con i pedali rotti un po' di magone lo sento anche io.

Vado a fare corsi di recupero al liceo. 4 ore la mattina. Faccio fatica a svegliarmi e arrivo in uno stillicidio di gocce di sudore.
Il tempo non passa mai e la campanella non la fanno suonare. La prof. Bernardoni viene soprannominata da tutti Gran Bernarda all'interno del consiglio dei docenti.
Studenti fastidiosissimi. I peggiori scarti della nostra società che non si ricordano nemmeno come calcolare il delta quarti.
Chiedono cinque minuti di pausa dopo un'ora. Io dentro di me nell'esortarli a tornare puntuali, spero si perdano per la scuola, tornino a casa dimenticandosi del corso e si creino una nuova vita: dopo 3 minuti sono ancora in aula, nemmeno drogati bevendo minerale.
E' cosi che si formano i serial killer. Gente che sopperisce all'ignoranza per la teoria dei numeri primi con bagni di sangue.
Spiego e faccio esercizi chiamando i ragazzi alternati per genere. Ogni tanto mi volto mentre parlo e una ragazza con il viso appoggiato al mento mi guarda fissa dietro ai ricci biondi: alati signori della giuria sono solo due settimane.

I vegani non dovrebbero mangiare pesce nemmeno se e' buono, costa tanto e te lo offrono gratis.

Annamariafranzoni fu rimandata in matematica in terza superiore.

martedì 24 giugno 2008

Lapilli al 30%

Tre del mattino. Mi sveglio, mi tolgo il pigiama, esco. Rientro. Mi vesto. Esco di nuovo. Prendo la macchina. Strade deserte della città': mi metto a fare le rotonde contro senso fischiettando. E mi rendo conto che non si sta poi cosi' tanto male. Poi sul Corso mi fermano i Carabinieri. Io non spengo la radio (filodiffuzione su Radiotre) e porgo patente e libretto. L'uomo mi fa: "Spenga la radio per piacere". Io: "Va bene, ma mi sembra abuso di potere". Lui: "Ovviamente lo e' ma lo faccio per avere migliore opportunità' di dialogo".

Da qualche giorno sono terrorizzato dall'idea di poter avere la Sindrome di Tourette digitando alla tastiera. Ho paura a mandare mail agli amici o ai colleghi, magari piene zeppe di insulti a caso. Per sfogarmi vado sui newsgroup di appassionati di radio d'epoca e mi sbizzarrisco tra valvole e mobili in radica. Offendo tutti indiscriminatamente. Ieri mi hanno rimosso l'account.
Capisco pero' che se riesco a simulare la sindrome significa che non ce l'ho. Ogni tanto mi butto a terra morto stecchito. "Chi fa cosi' campa cento anni" diceva mio nonno.

Mi sono inoltre accorto che mi trattengo, perché' negli uffici dei dottorandi passano due volte al giorno a controllare che non vi siano corde, cinture, o forbici. D'altronde mi occupo di un esperimento che si chiama come un cartone animato, quello più' brutto di tutti che facevano su Rai Due quando ero piccolo. L'elefante aveva gravi problemi in quanto le sue enormi zampone gli impedivano di compiere i gesti più' semplici; sopperiva con la proboscide ma veniva comunque compatito dalla scimmia.

Due domeniche fa vado ad una esposizione di piante grasse. Mi faccio amici tutti i vecchietti e me ne torno con pezzi di piante spinosissime da propagare. "Un mese affinche' si cicatrizzino". "No due mesi e le pianti 10 cm sotto". "No 15 giorni e 5 cm". "Idiota".
Forse avrei fatto meglio a starmene a casa, visto che ora mi hanno messo in testa che per fare un buon terriccio drenante serva terra di campo, lapilli, gesso e sabbia. Ora quindi giro in auto con due sacchi da 80 litri ed una vanga. Al primo campo che trovo appena arato mi fermo e li riempio.
Se il contadino mi dice qualcosa sostengo che si tratta di una ricerca sui suoli, ma mi rifiuto categoricamente di limonare con la sua figliola. Gia' fatto, gia' visto.

Carabiniere: "Apra il bagagliaio"
Io: "Non ce l'ho"
Carabiniere: "Si sbaglia!"
Io: "Ha ragione, mi ha battuto con la dialettica"
Carabiniere: "Cosa le servono una vanga, dei sacchi neri e dei guanti di gomma"
Io: "Piante grasse"
Carabiniere: "Stia attento, mi sorella e' morta cosi'. In un sexy shop."

Se fossi un cavallo scommetterei sugli uomini. Piazzati.

venerdì 13 giugno 2008

UT

La nota La deve essere secondo lo standard ISO 16 (1975) a 440 Hz, e gli strumenti devono avere una precisione di almeno 0.5 Hz.
Questo standard serve per evitare litigi tra i musici. Ad esempio un violoncellista incontra un oboista. L'oboista dal fiato caldo tende ad andare verso i 445 Hz, il violoncellista si lamenta.
I passanti infastiditi dai battimenti chiamano le forze dell'ordine: 5 anni in isolamento a meno di non accordasi. Gli animi si quietano e si puo' ricominciare a fare musica d'insieme.
In tutta Europa la polizia gira con manganelli ed accordatori. L'ideale sono i figli dei fiori con teste che risuonano a 440 Hz.
I francesi continuano ad usare la nota Ut al posto del Do, ma questi sono affari loro e nessuno puo' dirgi nulla di cattivo.

Andare in auto tira fuori il peggio di me. Due giorni fa ha piovuto cosi' come tre giorni fa e' piovuto (l'Accademia della Crusca sostiene essere indifferente), ieri sono uscito in auto. Enorme pozzanghera residua. Sterzata brusca e splash di 4 metri. Lavati due che stavano arrivando da un traversa e che erano quasi sicuramente dei drogati.

Arrivano degli studenti e mi chiedono: "Ma perche'? Ma perche' lo fai, quale e' lo scopo poi? Che cosa si va a fare?"
Io: "Piano giovani di ampie speranze. Non sono le risposte che potrebbero essere sbagliate, in quanto lo sono gia' le domande". A mio parere deve essere una sorta di fragoroso naufragio programmato fin dall'inizio, come per l'Ulisse del buon Alighieri. Conosceva la ruina finale ma cio' non lo ha esentato dal dover partire. "Andate verso il naufragio giovani studenti, ma non con calma, persino volando."

Dovevo quindi fare l'ingegnere? Avevo uno studente di ingegneria elettronica del secondo anno. Gli ho fatto ripetizioni per quasi 10 mesi. Ora si e' iscritto al primo hanno di Giurisprudenza.
Un regista che invecchia diviene fotografo e un ingegnere fallito diviene avvocato?
Gli avvocati falliti chiudono il cerchio o li trovi a rubare rossetti all'Upim?

Barry Lyndon resta un capolavoro e uscendo tardi i cartelli stradali triangolari visti con la coda dell'occhio mi sembrano prostitute.

venerdì 30 maggio 2008

A me piace Haendel

In Italia non si trovano le cartelline per fogli delle dimensioni precise di un A4, o giusto un poco piu'. Sono prodotte dalla ditta Elba e da quello che ho constatato si possono trovare in Francia e nella Svizzera francese. Se passate per il Cern compratele perche' sono meno ingombranti avendo la giusta dimensione. Li c'e' tanta gente che vi gira, quindi non credo vi possano fare storie.
Bono ha piantato un albero a Tokio e ora finalmente il riscaldamento globale non c'e' piu'. Fa persino piu' fresco. Il suo albero emette solo ossigeno, la notte invece di produrre CO2 dorme come tutti quelli che hanno la morosa fissa da piu' di tre anni. Gli alberi non sognano perche' stanno bene gia' cosi' come sono. Chi ha la morosa fissa da quasi 10 anni emette il doppio di CO2 rispetto alla media.

In realta' e' tutta invidia perche' ho il problema del ritmo. Me lo ha detto un bambino di 12 anni al saggio. Sbattendomi i cucchiai sulla fronte non vado a tempo ne' da solo ne' suonando con gli altri. Devo focalizzarmi su questo problema.
Ascoltando Elio mi faccio trascinare in una festa africana, si unisce a noi anche Marcolino che solitamente va a dormire alle 9 e 45 perche' viene dal Veneto, dice lui.
Ci sono i bonghi registrati (male) e gente vestita male. In pochi si sono fatti una doccia durante la settimana, fa caldo e tutto lo spirito dell'Africa e' con noi. Unico dettaglio non ci sono africani ma il ritmo e' comunque nell'aria. Gli africani li incontri al Teatro Comunale durante la stagione di prosa.
Ci sono i tipi tranquilli che ballano con le mani e le ragazze che ballano dall'inizio alla fine anche se gli metti sotto la registrazione di un deragliamento di treni passeggeri. Cosa che hanno veramente fatto verso le 2 e mezza.
Sono tutti veramente molto alternativi (o almeno lo sarebbero ad un congresso dell'Associazione Italiana Dottori Commercialisti) e rimango quasi impressionato dalla loro liberta' di idee e apertura di pensiero.
Questa e' gente che non si fa problemi ad essere tranquilla, aprendo la mente per accettare tutte le culture.

Forse non dovevo mettermi una camicia blu liberta', forse non devo indossare una cintura marrone, o forse sara' stato il commento di un coinquilino, ma mi rendo conto effettivamente che l'Africa mal digerita dal nord Italia mi da tristezza.
Poi finisco a limonare su una panchina e quindi non mi lamento, ma di questo ringrazio le ragazze, che piuttosto di lasciarmi parlare farebbero di tutto. E a volte proprio niente.

Che poi, mi chiedo: apertura alle culture? Dovrei mangiare cibo che non mi piace e ascoltare musica che non sopporto? Io il cibo etnico proprio non lo mangio perche' mi piace la cucina trentina e i cannoli siciliani. E poi tutti trascurano la cultura norvegese e nessuno ne riesce a parlare con vera cognizione. Perche' le pizziche e non i balli tirolesi? Perche' il regge e non la musica pentatonica cinese? Perche' se sei "preso male" esci di casa e me lo vieni a dire invece di andartene a letto?

Sono stato educato male fin dall'inizio. Ad esempio alle elementari, precisamente in terza, mi distraevo cercando di ideare un sistema di riscaldamento che aumentasse la temperatura; scopo: far spogliare una maestra.
Ci sono riuscito solo un paio di settimane fa.

venerdì 9 maggio 2008

Y.K.K.

Uno dei problemi aperti dell'ingegneria (cosi' come la Congettura di Goldbach lo e' per la matematica) riguarda l'ideazione di una bottiglia che conservi le bollicine di una bibita gasata. Comprimere il volume? Togliere l'aria oltre il liquido? Pressurizzare? Il fior fiore dell'ingegneria vi lavora sopra e anche 4 scuole medie del basso polesine cercano di fare la loro parte con dei diorami.

La ricerca prosegue ma in totale segreto e osteggiata dalla Coca Cola Company, in quanto la creazione di tale speciale bottiglia manterrebbe inalterati fiumi di Fanta e Coca nei frigoriferi nel mondo, diminuendo lo spreco e quindi le vendite.

Altro importante problema economico sono le chiusure lampo. La YKK (Yoshida Kōgyō Kabushiki-kaisha) detiene praticamente il 99% del mercato, a meno dei jeans cinesi con la patta che rimane incastrata a meta'. Se sia poi la meta' aperta o la meta' chiusa dipende dall'umore, ma in entrambi i casi e' meglio se avviene in un giorno festivo. Il fondatore della YKK Corp si mise in proprio nel 1934 a soli 26 anni. L'Unione Europea nel 2007 ha finanziato la societa' con 150.3 milioni di euro per fissare un prezzo equo e permettere che il mercato venga condiviso con altre due aziende.

Se la YKK terminasse improvvisamente la produzione ci troveremmo tutti con spille dal balia. I bottoni? Non per i jeans, visto che c'e' molta gente che ha disimparato ad utilizzarli, o li utilizza male perche' si droga. Ad esempio non puoi prima chiudere il bottone grande superiore e poi quelli inferiori altrimenti l'ultimo non riesci piu' ad allacciarlo. E ricominci da capo?

Ci sono problemi piu' grandi al Mondo? Vi sfido a trovarli.
Ad esempio: Bach come faceva a sapere che le Goldberg sarebbero state tutte dentro un singolo cd?

lunedì 14 aprile 2008

Elezioni e amore

Sono andato ad un corso sui modelli matematici del traffico e mi sono messo vicino ad una uscita, sulla sinistra in modo che in caso di atterraggio di emergenza fossi il primo sulla via di fuga. Tutto questo non ha gran significato sulla terra ferma, ma preferisco essere coerente con me stesso.
Ci sono amici che cambiano il cellulare ogni anno. Io cerco di cambiare questi amici almeno ogni sei mesi perche' altrimenti mi fanno confusione. Mancano di coerenza.

Da qualche giorno sono contento quando la gente mi telefona o mi manda messaggi, perche' ho un servizio che mi fa ricaricare per ogni boiata che ricevo o che mi viene detta. Allora la gente mi chiama e io rispondo: "Interessante, dimmi di piu'?" E giu' euro di ricarica. Poi io chiamo la pizzeria a casa solo e senza cibo.

Se vince Silvio+Lega il ponte viene costruito. Ma non lo fanno piu' sullo stretto perche' li Roma ladrona ruba i soldi, c'e' la mafia e si sa come vanno le cose al sud, quindi lo fanno al nord tra Verona e Buttapietra in modo da evitare la SS 12: i troppi tir disturbano il bestiame e a volte si sentono i clacson durante l'Aida. Tutti contenti, Sindaco soddisfatto per le grandi opere. Ho un amico sul cantiere che mi ruba il cemento, tre parti di sabbia su una di cemento e faccio la malta per sistemare il pozzo che ho a casa in giardino.

All'uscita dei seggi elettorali faccio gli exit poll, domandando "Chi sara' la mia prossima morosa?". La gente e' un po' interdetta, quindi necessita tanta statistica ma alla fine un paio di nomi li ho tirati fuori.
A sorpresa una e' Carlotta, l'altra e' la commessa della mensa sopra la Despar che ha fatto quasi tutti gli esami di biologia ma non si e' laureata, l'ultima e' la perpetua del Duomo dove ho fatto la cresima.

La prossima domanda sara': "dove e' nascosto il Santo Gral?". La folla deve saperlo! Mich grazie.

mercoledì 2 aprile 2008

Amore e tamponamenti

Colto da vaghezza di conoscenze, decido di fare amicizie in rete e mi iscrivo ad una mailing list su Rin Tin Tin. La lista ha sfortunatamente solo 4 membri e io non credo di aver nemmeno mai visto un episodio della serie, infatti nei miei messaggi sono sempre abbastanza generico. Le puntate erano in bianco e nero e le trasmettevano in prima visione in Italia negli anni 70.
Sicuramente devo provare in altri modi, altrimenti cosi' la morosa non la trovo.

Per stupire i vari sfigati di internet, scrivo poesie dedicate non piu' al sole o all'amore, ma alla vagina, cosi' come faceva mio zio che pero' si dedicava alle rotule e i libri se li stampava da solo. Ho aperto un sito e mi passo le mattine a guardare il contatore.

Sono a casa con i coinquilini e salta fuori, ancora una volta, l'annosa discussione sul "Magari ci fosse un pianeta con sole donne".
Insisto che la cosa non sta in piedi a meno di certe premesse.
Ad sempio, il pineta e' pieno di sole donne perche' una epidemia ha ucciso tutti i maschi. Ovviamente bisogna capitare su questo pianeta subito dopo l'epidemia altrimenti l'eta' delle abitanti inizia ad essere troppo avanzata.
Il coinquilino ingegnere contentissimo, ma io sono perplesso. Non sono tutte rose quelle che luccicano, perche' alla fine questo uomo viene prelevato e sfruttato sessualmente dalle alte gerarchie, non certo giovinette in fiore.
Questo e' un caso classico di idea bella in partenza ma che alla fine lascia un po' perplessi: l'uomo risulterebbe un semplice oggetto per la procreazione della specie.

Poi alla fine della storia arrivano immancabili i missionari con le chitarre, che predicano l'astinenza e la loro parola. E' una missione spaziale dal Veneto: si installano vicino al monte Olimpo e cantano in coro tutta sera.

Divertimento rovinato: braghette a fiori per tutti.

Nuovo tipo di amore impossibile: quello con la ragazza che in auto vedete dallo specchietto retrovisore dentro al suo abitacolo. Non la potete inseguire. Al piu' frenate bruscamente e fatevi tamponare: giocoforza vi verra' a denunciare.

PS: le ammiratici del blog o mi lasciano messaggi oppure smettano di leggermi. Io poi valuto le proposte di matrimonio e faccio una classifica. Altro avvertimento: non seguitemi piu' in auto.

venerdì 14 marzo 2008

Pasqua

Questa mattina ho mangiato per colazione un vecchio panettone residuo del SS Natale. Tagliato con particolare abilita' puo' assomigliare ad una colomba della SS Pasqua. La Curia non dovrebbe avere nulla da ridire.

Se in treno in Italia viaggi con la bicicletta, devi pagare un supplemento, sia che la bicicletta sia con le gomme forate sia che sia perfettamente gonfia. Per risparmiare questo extra c'e' gente che la porta smontata a pezzi. Alla stazione di arrivo piano piano la rimontano. Se sei uno dei tanti che lo fanno, e il capostazione ti vede non puo' piu' fare una multa perche' oramai ci si trova fuori dalla sua giurisdizione. Il giorno dopo pero' ti ritrovi la bici sfasciata con un piede di porco.

I figli di veline e calciatori se sono brutti hanno la pensione di invalidita'.

venerdì 7 marzo 2008

Sondaggio molesto

Se incontrate qualcuno durante la mattinata e vi dice: "Sono stanchissimo, ho mille cose da fare", voi sorridete pazienti (comprensivi) e subitanei chiedetegli: "Che cosa?". Aspettate allora la lista e non siate soddisfatti finche' almeno non vi dica quattro o cinque impegni. Se non arriva nemmeno a tre non demordete, insistete, schiacciate verbalmente la persona al muro.
Almeno facciamo finta, ma non lasciamo passare liscia ogni frase che ci viene detta. Non saremo considerati eccessivamente gentili, ma sicuramente se andiamo avanti cosi per varie occasioni, alla fine chi incontriamo sara' onesto con noi: "Sono in giro perche' non ho voglia di stare a casa. Non ho buttato il pattume e il cane dei vicini abbaia. La religione non mi conforta. Il moroso lavora e desidero buttare il mio tempo."

Mi faccio bello io? ma tanto che ho da fare? Impegno della settimana: stampare delle tesi. Nelle tesi la gente legge solo i ringraziamenti, se non ci sono e' carta straccia. Alcuni si dilungano in verbose liste, altri in brevi, concisi, toccanti passi. Questa ragazza ringrazia gente con le iniziali: LB e GG. La ricatto: o mi dice di chi si tratta o butto tutto all'aria.
Nel cuore della notte mi chiama LB, il mattino seguente GG. Il mistero si infittisce. Ci incontriamo al chilometro 45 della SS 16 dove c'e' il chiosco chiuso del venditore di cocomeri nel ghiaccio. Se rivelo i loro nomi mi spezzano le gambe. Deve essere per forza un complotto, allora a sera tardi faccio il numero verde di Giacobbo, il quale mi assicura di inserire il mio caso tra i misteri delle piramidi e quelli dei cerchi nel grano. La sera butto li' la questione con la ragazza polacca che mi prende a sberle senza motivo. I cerchi nel grano hanno significati sessuali.
Nel giro di un giorno ho la televisione alle calcagne: vogliono sapere tutto. Ma tutto di cosa? La mia testimonianza viene venduta per 45 mila euro per una seconda serata. Lo Stato mi affida una scorta e se vado in giro la gente mi chiede autografi: la scorta li picchia.

Solita telefonata per il sondaggio. Prima domanda: "L'insicurezza finanziaria mondiale spinge verso nuove forme d'investimento come la speculazione sui prodotti di largo consumo come caffé, zucchero e farina. Pensa di partecipare alla speculazione dei prezzi?". Speculazione dei prezzi? Non sapevo cosa rispondere quindi ho chiesto tempo per pensarci, richiameranno tra 5 giorni.
Sono da tre giorni chiuso in casa a rifletterci. Se i conoscenti mi telefonano, dico che ho da fare e butto giu'.

venerdì 22 febbraio 2008

Organi e pannolini

Divento donatore di organi. Cioe' non subito al momento dell'iscrizione, ma tra qualche tempo. Nel frattempo ho preso l'impegno associandomi.
Mi sono reso conto che ad essere donatore volontario, i malati iniziano ad avere qualche aspettativa.
Un signore in dialisi che mi ha visto uscire all'Associazione mi segue da 2 settimane, fa chiamate tutte le mattine per sapere come mi sento, al supermercato mi tampina con consigli alimentari e ogni tanto lo trovo a casa sotto il letto che finge di essere l'uomo nero.
Io insisto che tutti e due i reni sono miei e che al piu' deve avere pazienza. Lui ribatte che avendomi conosciuto per un po' di tempo si definisce ottimista e pensa gia' a un buon Natale.
Un suo amico interessato al fegato mi rovescia tutti i drink al bar: vai a fare del bene!

Le comparse dei film non si conoscono in precedenza. Il settore ha un suo sindacato ed e' ben regolamentato, ma data la vastita' la maggior parte di esse non si sono conosciute in passato in altre produzioni. Percio' quando le si vede nello sfondo di un film alla fine stanno parlando tra di loro per conoscersi meglio.
A volte nascono degli amori anche fuori dal set. In quel caso le comparse possono fare i figuranti in secondo piano nei film porno con orge.
I figli delle comparse finiscono a fare i bambini nello sfondo quando ci sono scene negli asili dove i genitori separati vanno a turno a prendere il figlio, oppure nei parchi giochi dove le madri spaventate da Godzilla recuperano i figli e scappano via.

I figli brutti delle comparse hanno ruoli come:
- bambino che utilizza il pannolino che assorbe malissimo
- bambino che piange nell'ospedale vicino al figlio del protagonista (genitori che litigano)
- bambino del serial TV su Cogne (pubblicita' occulta della marca del pigiama)
- bambino sacrificato agli Dei sul vulcano (pratica in disuso)
Da grandi si iscrivono all'universita', vanno in Erasmus, infine tornano dai loro genitori dopo una bella doccia e rasata di capelli, si laureano in giurisprudenza, comprano una graziosa villetta a schiera e si rivedono in televisione in terza serata.

giovedì 7 febbraio 2008

2 a 1

Me ne giravo in bici con un alimentatore del portatile in tasca. Il cappotto pendeva tutto da una parte e percio' riflettevo: "Ti lascia una ragazza e rimpiangi quello che non puoi piu' fare con lei e che fa con un altro. E' questo il nocciolo. Nascono le gelosie e stai male."

Vado allora dalla ragazza che amavo in quarta elementare, Barbara. La rintraccio tramite le maestre in pensione facilmente corruttibili con il Polident. Accorato le propongo di ricominciare a fare cose insieme: il mio specialista in cambio le da una lauta somma. Lei ha delle remore perche' e' sposata con 2 bambini, cosa da non dire in giro a meno di farla passare per una bigama pederasta.
Lei: "Va bene facciamo cose insieme ma niente sesso, sono sposata". Io: "Va bene, per il sesso mi rivolgo alle badanti del ricovero Garibaldi che sono gia' abituate a sentire discorsi da vecchio".

Allora riprendiamo ad andare al cinema insieme, io, lei e suo marito. A cenare insieme, io, lei e suo marito. A tenerci per mano, io tra lei e suo marito. Lui un po' infastidito ma nemmeno troppo. Poi la sera torno a casa e va tutto per il meglio.

Cosa intendevo dire? Intendevo dire che spero di fare tante cose nella vita. Alla fine dei conti cio' si traduce nell'avere tanti ricordi. E spero si di avere tanti ricordi da raccontare ai miei figli, ma la maggior parte non prima dei 18 anni.

Il cantante dei Negramaro e' in realta' Stefano Nosei che infatti non si vedeva da anni ne' in televisione ne' alle Feste de L'Unita'. La voce, i capelli e i testi sono uguali. Chiedete agli amici. Due giorni fa c'e' stata l'amichevole under 21 Italia-Olanda allo stadio di Ferrara: 2-1. In porta il figlio di Nosei. Saranno coincidenze?

giovedì 31 gennaio 2008

Angoli

Angolo di foglio di carta quadrettata (passo 4 millimetri) trovato per terra, non da me:
Penna nera: Quale ' il problema? Troppe cose insieme?
Penna blu: Boh. Io mi sento piena di energia pero' concretamente mi stanno accadendo delle cose molto stressanti, ciascuna delle quali da sola basterebbe a farmi strippare.
1. Non ho soldi e non so quando li avro' (+ debiti)
2. Non ho la bici ne' cibo ne' posso fare sport senza di essa
3. Grabri sta con la donna
4. Fondamentalmente P*** mi voleva solo s***
5. Sto scrivendo la tesi non per me ma per una stronza
5. Avrei solo bisogno di andare da Ele e carcare di risolvere i miei problemi sentimentali
7. Dovrei iniziare a studia un sacco per panale e/o procedura civile ma non ho oggettivamente tempo
8. Ho fame e sonno arretrato.
PS: non preoccuparti. Gia' il fatto che tu ci sia mi fa bene :)
Citazione copiata da un cioccolatino da 3,5 chili (4 esemplari al mondo, di cui uno contiene l'ultimo libro di Travaglio ricoperto da 16 etti di nocciole):
"Che cos'è quella sensazione quando ci si allontana dalle persone e loro restano sulla pianura finché le si vede appena come macchioline che si disperdono?...È il mondo troppo vasto che ci sovrasta, ed è l'addio. Ma noi puntiamo avanti verso la prossima pazzesca avventura sotto i cieli."
Jack Kerouac - "On the Road"
La prossima volta mi impegno di piu' e parlo ancora di modelli di guinzaglio per cani come tutti mi chiedono insistentemente.
Richiesta alle autorita' religiose: fate un appello per la restituzione del mio campanello della bici.

venerdì 18 gennaio 2008

Sale. Zucchero.

Questa mattina mi sveglio e lo zucchero nel barattolo e' quasi finito. Lo riempio dal sacchetto. E se avessi sbagliato barattolo? Quello del sale e' della stessa forma. Fortunatamente non avevo sbagliato, ma la scritta era quasi cancellata, praticamente illeggibile, percio' prendo un pennarello nero, ripasso la scritta: "Zucchero". Poi allora anche "Sale", "Caffe". Ci prendo gusto. Acqua, fette biscottate, olio di semi, finesta. Vorrei non fermarmi piu', mettere un'etichetta a tutti gli oggetti della casa. Tutti, non escludere nessun oggetto o componente dello stesso oggetto. Porte, pavimento, interruttore, tappo del dentifricio. Ognuno con il suo nome scritto sopra. Foglia, scarico, battiscopa, intonaco, iride.

Perche'? E soprattutto quanto ci vuole a fare questo? Bisogna razionalizzare l'operazione. Non si puo' accettare un lavoro fatto male o in troppa fretta. Necessita una lista di tutti gli oggetti e poi dimensionare le etichette adesive e le punte dei pennarelli da utilizzare. Sul tappo della maionese non si puo' utilizzare piu' di un 0,3 mm di spessore. Sull'architrave della porta si puo' tranquillamente impiegare un Uniposca, nessuno ce lo vieta. Il colore? Questo non e' un problema, ogni colore va bene, non si vuole mica scadere nella mera maniacalita'.

Non sara' un lavoro facile, sicuramente ci saranno rischi di sbagli, di errori, e ci vorra' accuratezza e precisione. Forse due o tre settimane, massimo un paio di mesi ad esagerare, ma ci sara' da divertirsi.

Alla fine TUTTO avra' una etichetta, senza sbagli e senza errori.

Sale o zucchero? Sale e zucchero! Non mi ingannerete piu' granelli simili, ma non uguali.

martedì 15 gennaio 2008

Letti nel ventre della balena

Tutti vanno all'Ikea. Io a casa ho i mobili di mia nonna: dove li metto altrimenti? In soffitta il nostro tecnico delle caldaie ha scoperto che ci sono i topi. Allora si tengono questi mobili e va bene cosi'. Il tecnico era andato in soffitta per controllare il livello dell'acqua dei termosifoni. Poi si e' trovato bene e ci e' rimasto una settimana.

Praticamente ora entri a casa della gente e se sei un po' esperto riconosci tutta la mobilia. Tutti i nomi. La libreria Ivar spopola. 44 pezzi. Puoi scegliere se montarla con angoli a 90 o a 120 gradi. Non si sa mai.

Una cosa invece che in pochi sanno e' che cosi' come i Lego li si possono assemblare o come indica la prima istruzione (che permette di ottenere la costruzione che e' in foto sulla scatola) o come le istruzioni secondarie (la casa in realta' ha gli stessi pezzi dell'astronave a parte evidenti sviste come l'albero verde messo come razzo), anche i mobili Ikea hanno due possibili vie di montaggio. Ad esempio dal letto ci si possono fare due comodini con le doghe e dalla libreria legna per il caminetto.

All'Ikea hanno un particolare addetto ai profumi che si occupa di spruzzare fragranze di Norvegia a tutti gli scaffali. Lo fa un mio amico che ha abbandonato la Ricerca almeno due volte alla settimana. In realta' gli scaffali provengono da Twain dove puzzano come le rotaie della ferrovia.

Tutto questo va bene, ma poi non speriate di inserire nei curricula che avete montato 150 tasselli in una settimana. Certo anche quella e' ginnastica ma alle Olimpiadi non ci si va mica.

Ogni cosa che l'acquirente medio si possa permettere e' in legno grezzo ma levigato. I letti se fanno i buoni prima o poi diventeranno letti veri.
Spielberg sta dirigendo un dramma. 105 milioni di dollari. Una scaffalatura Ikea passa varie disavventure e alla fine riesce ad entrare nel catalogo della Semeraro. E trova l'amore.