giovedì 4 settembre 2008

Fiesta blu

Nel pomeriggio passa a prendermi un mio amico in Fiesta e andiamo a Glorie di Bagnacavallo in un negozio che vende audio-video usato in cerca di una videocamera. Lui ci dovrebbe fare dei documentari, io solitamente riprendo all'infrarosso i topi in cortile: ho scoperto che rubano il sapone, ho le prove. Esco di casa vestito il peggio possibile e saliamo in auto.
Venti minuti di guida da anziani e arriviamo al negozio. Il proprietario e' prodigo di consigli e mi sentivo veramente a mio agio parlando della società consumistica che non capisce l'importanza della qualità dell'elettronica e dell'alta fedeltà.
Dalla porta entra una ragazza mora, capelli raccolti in parte, due ciuffi sul viso, pantalone al polpaccio con accenno di mutandine a fantasia e maglietta bianca.

Bel taglio della bocca. L'unica cosa che posso fare e' guardarla con occhi divaricati, grandi come sono i suoi. Inizia a girare in tranquillità per il negozio ed evidentemente e' la figlia del proprietario. Altrimenti e' la Madonna e io sto per morire.
"Ma come diamine sono vestito? Potevo almeno pettinarmi".
Lei non mi conosce, devo dire qualcosa di intelligente in modo che lo senta e capisca come sono veramente.

Negoziante: "...poi nel campo audio-video e' difficile trovare delle grandi competenze da parte dei venditori."
Io: "Si capisco, ma se ci pensa la volontà non e' sottomessa al principio di ragione, ma le sue rappresentazioni si."

Troppo intellettuale, calma e sangue freddo, più ironia.

Negoziante: "Come scusa? Ok vi chiamo io allora se trovo qualche offerta."
Io: "Mi dispiace già mia madre mi ha chiamato Paolo anni fa! Lei oramai arriva per secondo!"

Troppo sofisticata, più vicino ai giovani.

Negoziante: "Si..., se siete fortunati a volte capitano delle occasioni."
Io: "Speriamo tanto la vita fa schifo e questa città e' morta per noi giovani."

Negoziante: "Ma che sei scemo? Ok arrivederci!"
"Grazie, arrivederci" a lui, "Ciao" a lei che mi guarda da lontano.

In auto parlo ossessivamente di lei. Il biglietto da visita del negozio e' in cartoncino, e' spesso e gli spigoli pungono, ma e' liscio e quasi vellutato; le lettere sono in rilievo e ci sono foto di una reflex, di un televisore e di un amplificatore valvolare.

Io: "Ma era abbronzata?"
Amico: "Basta, ma come sei ridotto? Non hai già G****, A*****, S*****, S**** e C*****"
Io: "Vabbe' che il blog lo sto scrivendo io e ci metto quello che mi pare, ma se esageri non ci crede più nessuno"
Amico: "Era normalissima, non esagerare te".

Ancora non ha capito nulla e gli sorrido affabilmente. Nel retro del biglietto da visita c'è la mappa per arrivare al negozio. Lei sarà li? No, non ci vado, poi tanto me la dimentico e mi innamoro di una commessa all'Iper.

Passo la restante parte della giornata a gareggiare con il mio amico facendo 1+1+1 +1 eccetera sulla calcolatrice: vince chi arriva per primo a 100. I campionati sono vicini e ho ottime speranze.

Claudia Cardinale ne "La ragazza con la valigia" del '61, in pigiama da uomo a righe, era la più bella del mondo.

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