giovedì 22 dicembre 2011

No, grazie.

Generalmente le mie relazioni finisco quando lei mi chiede di fare qualcosa.
Io dico NO, a prescindere, maiuscolo o minuscolo non ha importanza e tutto finisce. Il problema, riflettendoci, sembra essere non l'oggetto del no ma proprio il no in se stesso.
Facciamo un figlio?
No.
Ti lascio.

Andiamo in vacanza a Sharm?
No.
Ti lascio.

Seguiamo un corso di spada coreana?
No.
Ti lascio.
E se provassi, per curiosità, a dire di sì.
Andiamo a vivere assieme? Sì!
Sì, però vorrei che avessimo in appartamento un salotto con divano e cucina abitabile. Vorrei avere la mia stanza. E tu la tua. Nella mia stanza metto tutte le mie cose, il piano elettrico e i miei libri. Credo sia indispensabile per la comodità di entrambi.

Poi devo avere la possibilità di riparare le biciclette in sala davanti alla tv. Divano, bicicletta in mezzo e televisore acceso. Se c'è il televisore accesso e io non ci sono immediatamente davanti, non è detto che non lo stia ascoltando anche dal bagno, quindi non c'è necessità tu lo spenga. E' più l'energia spesa per accendere e spegnere (le conosci le extracorrenti induttive?!?) che quella per tenerlo acceso per quei pochi minuti.

Quando torno la sera dal lavoro, ti saluto, ovviamente, ma poi mi posso chiudere in camera a suonare senza bisogno di passare del tempo a parlare.
Se mi bussi in camera e non ti rispondo magari è perché sto suonando e evidentemente non ti sento. In ogni caso anche se non mi senti suonare potrei essere fermo in piedi davanti al leggio che guardo la musica e magari sono talmente concentrato che comunque non ti sento ugualmente. Non sprecare tempo con quelle graziose nocche: parliamo poi a cena, sovrastando con le voci la televisione.

I tuoi amici, parenti, fantasmi del Natale Passato vengono a trovarti quando io non ci sono e se vogliono rimanere a cena, cortesemente mi mandi un messaggio prima così tornando passo a buttarmi sotto al treno.

Un ultima cosa: quando hai il mestruo dormi fuori da una tua amica. Se non fa brutto tempo anche in cortile con una coperta vecchia.

Non ti va bene? Vedi?! Poi sembra che sia sempre io quello a dire no alle tue proposte. Inoltre, sì, voglio anche altro gelato.

venerdì 18 novembre 2011

Alla Banca d'Italia

Davanti alla Banca d'Italia vi erano manifestanti e polizia. Davanti alla polizia arrivo io. "Dove deve andare?" Rispondo che devo riscuotere un pagamento e l'usciere mi indica la strada. In fondo al corridoio poi girare a sinistra. Uffici deserti, piante con crescita stentata e corridoi con pareti rivestite in legno. All'ufficio informazioni mi mandano alle casse sulla sinistra.

Una sola cassa aperta; una donna è al computer e un'altra le sta di spalle.
"Dovrei riscuotere un pagamento" - "Lei è Franchini? Sì? Le stavamo giusto scrivendo". Il giorno prima avevo mandato un e-mail ma non confidavo in una risposta.
"Vede, stiamo rispondendo alla sua e-mail fornendole tutte le indicazioni su dove venire a riscuotere, con orari e ubicazione della nostra Sede". Sorrido affabile: "Vi ringrazio, molto efficienti, sono già arrivato, questo è il prospetto che ho stampato..."
"Un attimo, stiamo finendo di scriverle, la mia collega e io stiamo facendo un ottimo lavoro per darle le informazioni nella maniera più esaustiva possibile".
"Ottimo, veramente, sono lusingato per la vostra dedizione, ma, non per mancare di rispetto verso un lavoro che stimo, quello che mi state scrivendo non è poi più così necessario, perché sono qui, vi ho gia raggiunti, mi basta che facciate il pagamento..."

"Forse lei crede che siamo dei pagliacci? Che il nostro impegno non abbia un valore? Guardi, la mail non è ancora completa. Ci stiamo lavorando da quasi 30 minuti. Sa, stiamo utilizzando la posta certificata, mica la mail di Tiscali. Ho anche avuto l'idea, subito avallata dalla mia collega qui, la signora Rossetti, di allegare alla mail una immagine della mappa con il percorso per arrivare dalla stazione a noi. Quindi la mail testuale l'abbiamo convertita in html. Questo ci ha dato la possibilità di utilizzare altri caratteri tipografici. Abbiamo scelto una variante senza grazie ma non il classico Arial che sarebbe risultato troppo banale, nooo niente Arial. Vede l'intestazione, è
grassetto allineato a destra questo,
e sotto tutto allineato a sinistra. Abbiamo sottolineato gli orari di apertura e di chiusura degli sportelli così non avrebbe corso il rischio di venire trovandoci chiusi, magari nella misera mezz'ora di pausa pranzo che ci spetta. Stavamo giusto occupandoci del commiato. Cordiali saluti le piace? Sono sicura che per una persona insensibile come lei al lavoro altrui andrà benissimo. La firmo solo con il mio nome, la signora Rossetti è molto modesta, le è bastato un grazie e un sorriso, non ci tiene ad apparire anche lei. Poi due firme sarebbero eccessive. Allineo il mio nome
a destra
e la invio subito subito.
Ora non perda tempo, vada a casa a leggerla. Non c'è bisogno ci risponda per ringraziarci, segua le istruzioni e siamo felici di esserle state utili".


venerdì 21 ottobre 2011

Maturità

Dobbiamo parlare...
Parlare è da sfigati.

Le cose tra di noi non stanno funzionando.
Bla bla bla bla.

Non posso credere che il mio ragazzo sia un bambino mal cresciuto.
E tu puzzi!

Credo che dovremmo lasciarci.
Specchio riflesso.

E' inutile portare avanti una storia che sarà destinata a finire.
Prrrrrrr.

Senti ho 30 anni, non siamo più due studentelli che si vedono per il cineforum del mercoledì e poi si baciano sotto i portoni.
Chi lo dice lo è.

Voglio poter fare dei progetti con te, costruire qualcosa insieme.
Gne gne gne gne gne.

Non hai nemmeno mai detto di amarmi, credo di meritare di meglio.
Baciami le chiappe. AH AH AH.

Cosa c'è? Ora ti metti anche a piangere.
Sei brutta quando ti arrabbi.

Dai vieni, soffiati il naso, andiamo al parco e ti compero il gelato. Ma domani tu ed io parliamo seriamente. Ok? Promesso?
Sì - sniff - giuro.



mercoledì 31 agosto 2011

Le donne sono tutte troie

Il periodo giusto per fare lavori qualsiasi ad una casa è l'estate. Ovviamente perché i vicini sono in vacanza e quindi ricevo il minor numero di commenti su che tipo di setola usare per l'impregnante del portone o valutare con ampie discussioni che coinvolgano i passanti, se sono realmente capace di fare quello che sto facendo.
Non potrebbe poi crollarti tutto l'intonaco in testa?
Signora, sto cercando di fare del mio meglio.

Mentre stavo rasando una parete con stucco in polvere (due parti di stucco una di acqua, da preferire allo stucco preparato dato che non da l'effetto lucido una volta verniciato con l'idropittura), passando una spatolata appare distintamente il volto del diavolo. L'effigie è formata come in una sorta di bassorilievo dai contrasti tra ombra e luce: rasatura venuta male, superficie non uniforme.

Ci deve essere per forza un messaggio, ma quale sarà stata la mia colpa per vedere il classico volto del demonio nello stucco? quale sarà l'avvertimento che mi si vuole trasmettere?

Forse aver guardato in replica 19 puntate di Non è la Rai, dove tutti dopo avere partecipato al gioco con Ambra potendo scegliere tra cd e cassetta sceglievano cassetta dato che nessuno possedeva un lettore cd. Ora pensandoci tutte quelle ragazze o sono sposate o sono morte o magari sono ancora eroinomani.

Magari è stato avere fermato il figlio del vicino per domandargli chiarimenti sulla scritta appiccicata al posteriore delle sua auto: "Solo Gesù ti può salvare". Da cosa? gli ho chiesto. Lui mi ha risposto da noi stessi e dalla gente che mangia l'insalata di riso.

Oppure non ho ancora compreso il senso per il quale nei telefilm americani di MTV per ragazzini, ovvero quelli dove la parte dei 15enni è interpretata da trentenni obesi, nei rapporti tra i protagonisti si vengono sempre ad insinuare problematiche che manco gli adulti hanno voglia di affrontare: il ragazzino sfigato come potrebbe essere il lettore medio di un blog pieno di parole, evita di fare sesso con la più affascinante delle scuola dato che non hanno interessi musicali in comune. Credo che al più debba funzionare come tra gli adulti, ovvero bastasse provare il minimo disgusto reciproco.

Altro motivo che posso ritenere valido è la mia propensione nello spingere le ragazze che frequento a intraprendere una attività sul web, in particolare sui siti di cam girl.

Ma stai scherzando o cosa?
Non la trovavo una cosa tanto oscena...
Ma tu mi stai chiedendo di prostituirmi in internet!
Detta così la fai sembrare una cosa brutta.
Tu dovresti essere geloso di me.
Ah, quindi tu pensi che io non tenga a te?! Ora mi stai insultando restituiscimi il cetriolo di gomma.

O forse l'unica colpa retroattiva è stata avere usato un titolo ad effetto per farti leggere il post.


lunedì 25 luglio 2011

Le carte segrete del Dottor F. (Estratto III)

Dottore, sento da qualche giorno questo... odore... ovunque. Capisce?

Di che odore si tratta?

Insomma, ha capito...

Non ho capito nulla. Di che odore sta parlando?

Vagina.

Vagina? Lei sente odore di vagina. Ma ha avuto recentemente rapporti sessuali?

Certo, per chi mi prende?! Almeno due anni fa e in compagnia.

E da quanto sente questo odore?

Un paio di mesi.

Ma dove in particolare?

Ovunque. Annuso la biancheria: vagina, una cotoletta: vagina, mia zia: vagina.

E la vagina?

Torroncino al caramello.

Quindi una sorta di parosmia inerente solo alla vagina; il suo cervello sbaglia ad associare gli odori.

Non crede dottore che sia il mio naso che si sta trasformando lentamente in una vagina?

No, lo escluderei.

Allora magari tutto il mondo si sta trasformando in una vagina e io solo percepisco i primi istanti della metamorfosi in atto.

Escluderei anche questo.

Dottore, e quel ciuffetto di peli che le sta spuntando sulla fronte?

Alopecia. Sono i capelli a lato che mancano.

Dottore, è libero questa sera?

Mi passi a prendere alle nove.

giovedì 7 luglio 2011

Addio al matrimonio

Ieri ci siamo riuniti tutti quanti perché era il suo ultimo giorno da persona sposata.

Eravamo tutti a casa sua assieme a Lucrezia, sua moglie, fin dalla sera. Inizialmente ci siamo fatti un po' di scherzi buffi buffi, poi qualche preliminare ed infine del validissimo sesso in ben due posizioni diverse.
Lei è rimasta molto soddisfatta come le parole non possono più esprimere, ma come solo la punteggiatura ne risulta ancora capace :-)
Di notte abbiamo fatto a gara per rubarci le coperte vicendevolmente.

Al risveglio abbiamo scodellato dei cereali e leggendo il giornale non gli abbiamo nemmeno rivolto la parola. Una dozzina di persone in assoluto silenzio sfogliando una dozzina di quotidiani e riviste con titoli diversi.

A metà mattina a turno gli abbiamo fatto una ventina di telefonate sul posto di lavoro per chiedergli di ritirare il copridivano dalla lavanderia, ricordarsi di passare a pagare la bolletta di Fastweb, domandargli se il suo sentimento sia immutato, controllare se era ancora in ufficio, testare la suoneria del suo cellulare.

A pranzo sapendo che sarebbe tornato a casa gli abbiamo cucinato tutte le cose che detestava: minestrone con cavolo, seitan saltato in padella,
Tutto frullato assieme e condito con abbondante dose di menta e aceto.

La sera siamo andati all'Arena Estiva a vedere uno spettacolo di quel comico che faceva l'anno scorso quella trasmissione in tv con il farfallino nero e poi si travestiva ogni tanto per prendere in giro la sinistra ma con frecciatine anche alla destra.

Rimaneva solo da risolvere il problema del figlio: Luca, 27 anni appena compiuti, fuori corso fin da quando era matricola sulla fiducia.
Consapevoli che l'aborto al 333 mese fosse impraticabile, abbiamo scelto di infilargli 4 preservativi in testa e gettarlo in un cassonetto. Tra quello e Scienze della Formazione abbiamo preferito il male minore.

Il giorno dopo ha divorziato.

mercoledì 27 aprile 2011

Occhiaperti.net

Fidarsi del proprio giudizio è come spingere una barca a vela con un ventilatore a bordo
"Nasci analfabeta", qui sul loro sito.

giovedì 14 aprile 2011

Carlo

Quando vedo una persona buona sono preoccupato che morirà presto. Anche mia madre la pensa allo stesso modo. Vedi questi ragazzi bravi, che non si drogano, che non dicono bestemmie, lavorano sodo per ottenere risultati e non fanno battute sessiste; poi lasci passare qualche tempo e hanno una loro foto a colori da staccare su un manifesto funebre fatto dagli amici. E inoltre sono sempre pieni di amici.

Ovviamente questa considerazione nasce dal classico romanzo, favola o film televisivo dove c'è il buono che si sacrifica a favore di qualcosa di più grande di lui e comunque suo malgrado è sempre colpito da disgrazie strappalacrime. Il buono alla fine, dopo mille difficoltà raggiunge il traguardo che all'inizio della storia ci pareva, ingenuamente, irraggiungibile, oppure semplicemente muore, ma trasmettendoci un qualche messaggio. Se il protagonista ha la tessera fedeltà di una qualche religione che spera che quello che non c'è sia meglio di quello che c'è, andrà comunque a finire nel paradiso con le nuvole, le chitarre, il caffè sempre fumante e tutti gli avi morti ringiovaniti che giocano a volano con vestiti color pastello.

"Dai" - gli fanno gesti da lontano - "vieni a giocare con noi, c'è sempre posto in squadra."
"No, vengo dopo, ora devo insegnare a Billy a credere in se stesso."

Come si identificano le persone "buone"? Le persone buone fanno cose per gli altri e il motivo ti sembra di non comprenderlo. Solitamente suonano uno strumento cordofono con accordi che ti riempiono il cuore e guidano moto con i capelli lunghi, ma ben tagliati, al vento.

Ovviamente nella vita reale non esistono i buoni, i cattivi, gli stupidi o i geni, ma una massa di gente che è sovrapposizione lineare di tutte i difetti e qualità elencabili; però per comodità le persone dobbiamo incasellarle altrimenti per giudicare qualcuno dovremmo seguirlo per un'intera vita sprecando (ancora di più) la nostra. I buoni ad esempio solitamente sorridono affabilmente


I geni hanno capelli arruffati e non badano al modo di vestire o alle convenzioni sociali


Dimostrare questa teoria seguendo un telefilm risulta abbastanza scorretto, in quanto anche il miglior sceneggiatore è influenzato dalle sue idee. Quindi un esempio pratico che sto seguendo per verifica è quello di Carlo. Carlo esiste veramente, ha 20 anni e abita con me.

Carlo è sempre stato uno scout, si è fatto da solo il nodo al cordone ombelicale, poi ha aiutato delle associazioni di volontariato a trovare pretesti per non odiare i panda e settimanalmente mi fa da mangiare o mi dona il suo cibo senza volere niente in cambio.
Carlo ora sta imparando a suonare la chitarra e si sta facendo crescere i capelli. Carlo si sta per comperare una moto usata con i suoi risparmi e ha detto che andiamo a farci dei giri.
Ma io in moto con Carlo non ci salgo mica.


giovedì 31 marzo 2011

Le domande degli studenti

Prof, quindi non andiamo in gita in Cambogia?

Prof, lei ha un camper?

Prof, lei ha una casa in montagna e spacca la legna?

Prof, perché non mi accetta l'amicizia su facebook?

Prof, ma lei è laureato?

Prof, per che squadra tifa?

Prof, lei è sposato?

Prof, ha visto il motomondiale?

Prof, lo sa che la stimo?

Prof, è tornato B., posso uscire io?

Prof, che macchina ha?

Prof, posso mangiare?

Prof, posso bere?

Prof, viene a ballare con noi sabato? Quello di religione viene.

Prof, vado a prendere il gesso?

Prof, quanto la pagano? Almeno 100 euro al mese?

Prof, un po' ci vuole bene?

Prof, vuole vedere la foto della mia ragazza?

Prof, se ho un 4 e un 5+ alla fine mi da 6?

Prof, vero che il prossimo anno le mancheremo?

Prof, ieri sera ha visto Zelig?
No.
Le piace?

Prof? Prof? Prof? Proooof?
Sì, che vuoi?
No niente.

venerdì 4 febbraio 2011

Zenone

Era sdraiata sul letto di traverso, appoggiata sull'addome. Poi si è stesa al mio fianco e mi dava baci veloci guardandomi con questi occhi enormi. Quando batteva le palpebre lo spostamento dell'aria era percettibile, ma molto probabilmente erano le sue narici a provocarlo.

"Noi due non riusciremo mai a fare sesso", le ho detto passandole una mano nell'incavo a lato della spina dorsale. "E perché mai?" mi ha risposto guardandomi come potrebbe fare di solito.

"Vedi, affinché tra noi ci sia un rapporto sessuale completo, il mio pene si deve per lo meno avvicinare al limitare del tuo sesso: che distanza ci sarà ora? 20 centimetri? Affinché sia raggiunto, si deve prima percorrere metà dello spazio tra me e te, poi ovviamente per colmare lo spazio restante si deve percorrere un'altra metà di quello rimanente. E cosa resta? Altro spazio, che posso ancora dividere in una metà da attraversare e un'altra metà che resterebbe tra noi due. Mi segui? Siccome posso sempre dividere una certa lunghezza in due metà, e ci sono infinite metà per ogni distanza, sempre più esigue ma comunque infinite, siamo destinati alla castità.".

Allora mi è salita a cavalcioni con gli stivali ancora indosso e che Zenone si fottesse alla grande.

giovedì 20 gennaio 2011

Dare corrente all'Enel

Nell'appartamento sopra il mio non c'è la corrente elettrica. Fine del contratto vecchio in attesa dei nuovi inquilini.
Allora ho pensato che se collego un cavo con due spine, uno a una mia presa (noi abbiamo la luce) ed uno ad una presa in quell'appartamento, dovrebbe iniziare a circolare corrente nell'appartamento. Le luci dovrebbero accendersi e le altre prese elettriche, essendo in parallelo con la presa "elettrificata" artificialmente da me dovrebbero poter dare tensione.
L'appartamento lo alimenteremmo noi tramite il cavo che dalla strada arriva a noi, ma loro non sarebbero alimentati dall'Enel o da chi per loro. Anzi la nostra corrente dovrebbe arrivare ai cavi stradali della ditta fino alla centrale più vicina.
In questa centrale, magari una diga, l'acqua dovrebbe iniziare a scorrere dal basso verso l'alto mossa dalle turbine dinamo; in una centrale termoelettrica a rigor di logica i fumi della combustione dovrebbero diventare carbone o rifiuti, mentre le pale di qualche centrale eolica dovrebbero iniziare a girare nel verso opposto creando del vento, o opponendosi al vento che tirava nella direzione opposta in un paese sopra la collina.
Le acque delle centrali nucleari al confine francese dovrebbero raffreddarsi sputando energia per ricomporre atomi che ritornerebbero ad arricchire barre radioattive.

In prossimità di queste centrali i cittadini chiedono ai loro amministratori di avere le tasse aumentate, mentre i ladri inseguono le guardie, i gatti i cani e i topi sono braccati da pezzi di formaggio gigante. Le prostitute pagano gli uomini per avere sesso con loro e in cambio gli uomini lamentano i loro sentimenti trascurati.

lunedì 17 gennaio 2011

Et dona ferentes

Questa donna per baciarmi sale sulle punte dei piedi e allunga il corpo, erge il collo, tende polpacci e muscoli dell'addome per arrivare alle labbra e baciarmi. Ma non ci riesce. Sale su uno sgabello che la porta ai gradini di una scala; la scala termina all'ingresso di un ascensore che si apre. Pigia il tasto più in alto e arriva all'ultimo piano. Superata qualche rampa c'è un elicottero sul tetto dell'edificio già in moto. Le tendono una mano ed è a bordo. Il rotore aumenta il numero dei giri e si alzano in volo, fino ad arrivare alla più vicina base spaziale. L'idrazina dei propulsori svolge il suo lavoro e un assordante boato porta la navicella oltre l'atmosfera fino allo spazio siderale. La donna chiude gli occhi, arriccia le labbra per baciarmi e nel suo gesto sembra molto buffa.