Hai appena fatto il movimento per spegnere l'auto e lei è già fuori, ha preso la borsetta dal sedile posteriore, sbattuto la portiera come se la tua vettura fosse un autorimorchio con sei treni di ruote e cammina oltre, non si volta e le sue falcate hanno una meta precisa: lasciarti indietro.
Che se potesse sarebbe già uscita una decina di minuti prima: come se avesse fatto un favore a stare paziente in auto con te mentre parcheggiavi, con la cintura già slacciata e la mano sulla portiera per fare scattare il meccanismo mentre le ruote sono ancora in moto.
Lei ha già fatto colazione, lasciato il conto per te che devi ancora entrare; fatta la spesa, un giro tra i negozi; incontrato un paio di amiche. Si è specchiata una decina di volte in qualsiasi superficie forse per controllare non vi siano buchi neri tra una vetrina e un portatovaglioli.
Tu stai tornando indietro per la seconda volta per verificare che tutti i finestrini siano stati tirati su e stai provando una per una tutte le quattro maniglie e quella del vano bagagli perché non ti fidi della chiusura centralizzata.
Lei torna, si piazza davanti alla portiera, mano sulla maniglia: "Beh, non mi apri?!?". Poi cambierà stazione alla radio prima di infilare la cintura.
venerdì 26 dicembre 2014
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