martedì 29 settembre 2009

Le domande dell'uomo della strada: si possono dare in affidamento bambini a coppie gay?

In Italia la nostra legislazione non contempla ancora l'affidamento o l'adozione a genitori dello stesso sesso. Non viene riconosciuto come nucleo familiare, un insieme composto da persone non sposate, e non potendosi sposare né civilmente né sotto rito religioso tra persone dello stesso sesso, non si può considerare tale coppia come una famiglia e quindi non vi può essere l'atto legale dell'adozione.

Se anche nel nostro ordinamento giuridico coppie omosessuali potranno sposarsi, la Comunità Europea sussidiariamente alla CEDU prevede che anche i robot sufficientemente intelligenti e capaci di sorridere, possano adottare bambini umani.
Seguendo tale corso giuridico, teorici del diritto internazionale prevedono che nel giro di 40-50 anni vi saranno bambini dati in adozione ad elettrodomestici: padre tostapane e madre lavatrice. Ironia della sorte, in futuro la vostra affettatrice per salumi potrebbe chiedervi un'ora di permesso per portare all'asilo un bambino nigeriano.

E' quasi certo che i bambini (ma qui si potrebbe parlare di fanta-diritto) saranno tolti dalle coppie che ora definiamo "normali" per essere consegnati alle nuove tipologie di coppie "atipiche" che si formeranno in futuro. Calciatori e scienziate. Coppie di trisessuali. Mucche e salentini. Coppie talmente gay da tornare etero.

2 commenti:

mitch_76 ha detto...

si, pero' sempre IL tostapane e LA lavatrice. Nessun futuro per IL televisore e LO scaldabagno.
Si dovrebbe scendere in piazza per questo.
Qui in Spagna un mio collega ha un figlio che ha due amichetti: uno con due papa' e uno con due mamme. In questo caso il numero globale e' conservato.

Paolo Franchini ha detto...

Che lieto ritorno!
No se il numero e' moltiplicativo.