mercoledì 23 maggio 2012

Gnam

Vestito lungo blu, leggins blu ma più scuri, bionda. Dietro alla linea gialla le è passata accanto una bruna riccia con capiente borsa a tracolla. La bionda l'ha divorata senza nemmeno distrarsi dal contemplarsi le mani.
Tutto verso l'alto, il naso, la coppa del reggiseno, le punte delle scarpe.

Un ragazzo ha provato a guardarla, mimando soffuso disinteresse. Gnam! La ragazza lo ha finito in due morsi. L'iphone si è infranto al suolo.
Due altre ragazze hanno tentato in treno: una sfoggiando una frangetta ritorta in alto, un'altra brandendo nozioni sulle opere di Dziga Vertov. Gnam. Gnam. Mollette per capelli rimbalzano sui finestrini e inquadrature di parti naturali mi riaffiorano alla memoria.

Raccolgo una molletta e vedo il suo riflesso sullo schermo del computer. Il suo sguardo riflesso vede il mio. Me ne accorgo e faccio appena in tempo a strizzare violentemente gli occhi. Mi ritrovo comunque con due moncherini al posto delle mani.

Il treno arriva e incapace di voltare pagina premo il viso contro il finestrino. Sento dai sui passi che ha attraversato il corridoio e perciò ho scampato il pericolo.

Uscendo vi è un gradino, poi un paio di passi e una mattonella rotta. Incespica. Il tacco è entrato nel foro, che si è divaricato ingordo, per ingoiarla in un boccone solo. Gnam.

1 commento:

Anonimo ha detto...

la bionde!