mercoledì 16 maggio 2007

Dello scrivere un blog

E' meglio evitare le parole o abbondarne? La questione non si pone se non sia ha nulla di buono da dire, e sicuramente la mattina e' meglio arrivare e digitare freneticamente, cosi' i colleghi credono che io stia lavorando e mi ammirano un sacco. Poi a pausa fanno a gara a chi mi offre il caffe' ben sapendo che non lo bevo.
In realta' sono nell'aula laureandi quindi va bene la mattina anche se arrivo con il piagiama e mi metto a preparare candele su un fornellino da campo. Attivita' che ho sempre pensato di fare come lavoro a tempo pieno. Poi degli stoppini si occupa un mio amico che insegna rugby in una squadra di pallanuoto.

Sempre meglio di chi tiene un blog sulla pupu' del cane. Ce ne sono circa 250mila secondo un recente sondaggio. La mattina uno porta a spasso il cane, gli guarda la pupu' e poi nel blog la commenta: colore, forma e consistenza.
Un cane nel 2002, ovvero tre anni dopo l'invenzione della parola 'blog', ha vinto una causa contro il suo padrone per quella che e' stata considerata una nuova forma di molestia verso gli animali. Il padrone ha dovuto chiudere il blog e risarcire il cane per 150 dollari in crocchette.
Evitero' quindi di parlare della cacca dei miei cani. Unica nota di colore: il mio cane femmina vedendo quello maschio fare la pipi' ha passato anni ad alzare la gamba e a farla traballante in tre gambe sole.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ecco, son stata inserita nella mailing list del cima e ho ricevuto mail da gente più o meno simpaicamente s-conosciuta. Cioè, il Campa è stato riconosciuto. Ma tu. Sono mesi che mi chiedo se ti conosco. Mah. L'infinità d'esperienze della rete.