venerdì 18 gennaio 2008

Sale. Zucchero.

Questa mattina mi sveglio e lo zucchero nel barattolo e' quasi finito. Lo riempio dal sacchetto. E se avessi sbagliato barattolo? Quello del sale e' della stessa forma. Fortunatamente non avevo sbagliato, ma la scritta era quasi cancellata, praticamente illeggibile, percio' prendo un pennarello nero, ripasso la scritta: "Zucchero". Poi allora anche "Sale", "Caffe". Ci prendo gusto. Acqua, fette biscottate, olio di semi, finesta. Vorrei non fermarmi piu', mettere un'etichetta a tutti gli oggetti della casa. Tutti, non escludere nessun oggetto o componente dello stesso oggetto. Porte, pavimento, interruttore, tappo del dentifricio. Ognuno con il suo nome scritto sopra. Foglia, scarico, battiscopa, intonaco, iride.

Perche'? E soprattutto quanto ci vuole a fare questo? Bisogna razionalizzare l'operazione. Non si puo' accettare un lavoro fatto male o in troppa fretta. Necessita una lista di tutti gli oggetti e poi dimensionare le etichette adesive e le punte dei pennarelli da utilizzare. Sul tappo della maionese non si puo' utilizzare piu' di un 0,3 mm di spessore. Sull'architrave della porta si puo' tranquillamente impiegare un Uniposca, nessuno ce lo vieta. Il colore? Questo non e' un problema, ogni colore va bene, non si vuole mica scadere nella mera maniacalita'.

Non sara' un lavoro facile, sicuramente ci saranno rischi di sbagli, di errori, e ci vorra' accuratezza e precisione. Forse due o tre settimane, massimo un paio di mesi ad esagerare, ma ci sara' da divertirsi.

Alla fine TUTTO avra' una etichetta, senza sbagli e senza errori.

Sale o zucchero? Sale e zucchero! Non mi ingannerete piu' granelli simili, ma non uguali.

2 commenti:

Web ha detto...

Ciao, sono Andrea del blog Civitaweb,
ti voglio avvisare che ho creato un nuovo blog, passa a trovarmi quando hai tempo.
www.terra-marique.net

Anonimo ha detto...

Ecco, uffa, l'altra volta son stato il primo.