domenica 15 marzo 2009

Hobby per tutti

"Che nome ha detto?"
"Franchini, Paolo Franchini"
"E che numero devo segnare?"
"0544 4*****"
"Ma non e' il numero dal quale sta chiamando?"
"No, chiamo da una cabina del telefono."
"Esistono ancora? Quante bottiglie vuole?"
"6 casse di naturale Levissima."
È una burla. Ordino acqua in bottiglie di vetro ad altri indirizzi e non mi scoprono mai. Lo faccio per passione, per hobby. Fa ridere? Non tanto, e soprattutto non più di quanto faccia ridere l'idea di comprare acqua minerale in bottiglia quando viene a costo quasi zero dal rubinetto. E il residuo fisso?
Mi nonna comperava sempre acqua in bottiglia tramite ordinazioni telefoniche: le piaceva chiacchierare con il fattorino e farsi vedere dai vicini mentre chiacchierava con il fattorino.

Se voglio un hobby, non per forza deve essere la corsa o il tennis o le ronde.
Mi viene in mente di fare come hobby lavori comunali. Ad esempio compro un sfalciaerba professionale: non ho erba nel giardino quindi decido di tagliare quella delle aiuole della mia via il giorno prima che inizino i lavori ufficiali da parte del comune. Ho un informatore nell'ufficio che si occupa del verde pubblico. Taglio tutta l'erba della strada vestito con il giubbino professionale e la maschera per gli occhi. Il giorno dopo gli operai si trovano a spasso e probabilmente mi fanno arrestare per esercizio abusivo della professione di giardiniere pubblico. Art. 1016 C.P.

Vado oltre e penso ad incatramare le strade, di notte quando la strada praticamente non viene mai percorsa. Incatramo le strade che hanno i buchi o l'asfalto a mosaico, oppure anche quelle che non ne hanno bisogno, non ha importanza. Risulta uno strato sovrapposto alla strada e gli automobilisti sembrano semplicemente più alti del normale e si fanno belli con quelli sul marciapiede (alti come il giorno prima).

Scrivere opuscoli per la chiesa sarebbe un altro hobby molto bello. Santo della Settimana: San Romualdo. Sconfisse i creditori pagani con la parola della Bibbia. Fu lapidato mentre cercava di convincere un epicureo a digiunare il venerdì. Il figliul prodigo tornò a casa. Il vitello grasso, conscio della fine che avrebbe fatto, fuggì dalla casa del padrone. Dopo un anno ritornò il vitello grasso. Per festeggiare il padrone fece uccidere il figliul prodigo che tanto furbo non era.

Piero Angela ha scoperto un autoritratto di Leonardo, nascosto da una lista della spesa. La lista riportava:
aniraf
enitsub ni otiveil
(eratnevni ad) ivitavreserp

Dall'autoritratto si vede chiaramente che Leonardo era gay perché si è autodisegnato con un foularino molto ambiguo. Ora essere gay va di moda, quindi Leonardo torna ad essere di moda e diventa una icona gay come Spongebob.
Inoltre il bue e l'asinello della capanna di Betlemme erano entrambi gay, e lo si capisce da come si guardavano.

Innamorarsi superficialmente è un hobby facile e senza impegno:
"Quanto sei alta?"
"Beh, circa un metro e ottantaquattro."
"Ti amo."
"Stronzo superficiale."

"Quanto sei alta?"
"Uno e settantadue."
"Non ti amo."
"Stronzo superficiale."
"Ho cambiato idea ti amo comunque."
"Sei un tesoro."
Ascoltare le telefonate dei morosi e' un altro hobby molto bello:
. . .

"Anche a me mancano tanto queste cose..."
. . .
"Tu pensi? Tranquilla, si, tanto. Ci penso sempre."
. . .
"Ma figurati cara se sono queste le cose che mi importano di te."
. . .
"Si anche io, siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda pasticcino."
. . .
"Mi manchi tanto!"
. . .
"Figurati, veniva dal cuore."
. . .
"Butta giù te per prima!"
ovviamente bisogna immaginarsi come sia stato il dialogo:
"Ciao, speravo fosse una chiamata per un'offerta Vodafone, che delusione..."
"Anche a me mancano tanto queste cose..."

"Ma pensavo, ti piacciono le mie grandi labbra?"
"Tu pensi? Tranquilla, si, tanto. Ci penso sempre."

"Sai piccolotto, vorrei parlarti ogni tanto dei miei sentimenti"
"Ma figurati cara se sono queste le cose che mi importano di te."

"Penso che stiamo assieme solo perché non troviamo entrambi di meglio..."
"Si anche io, siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda pasticcino."

"Facciamo sesso come sempre questo fine settimana?"
"Si in auto, ma penso che verrò un po' prima questa volta."

"Non mi fai più ridere come una volta..."
"Mi manchi tanto!"

"Eh, eh, questa si che era divertente."
"Figurati, veniva dal cuore."

"Butto giù io per prima!"
"Butta giù te per prima!"
La realtà può essere anche peggio.

Sarebbe bello trarne una sceneggiatura e poi un film ed infine un libro: "L'uomo che incatramava le strade (di notte)". Si conclude con l'uomo che abbandona la città per andare ad incatramarne un'altra città e tutti lo salutano "Grazie uomo che incatramavi le strade (di notte) per averci insegnato ad amare!" Musiche originali di Allevi. Plin plin.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La barzelletta del figliol prodigo che viene ucciso al ritorno del vitello grasso è tra le mie preferite, la racconto sempre.
L'offerta Vodafone mi costringe a domandarmi se l'hai scritto prima o dopo quello che ti ho raccontato.
Si però come si permettono di telefonare a casa per fare questi scherzi stupidi...perchè io continuo a pansare che fosse uno scherzo. Della Vodafone.
Vedo inoltre che stai osando parecchio, attento a quello che scrivi...la tua critica a questa società dell'Amore è piuttosto tagliente, spero non ferisca nessuno. Satiro.

Anonimo ha detto...

il riferimento all'acqua minerale di marca non ci è piaciuto. Fai come Celentano? Sei più sfacciato di Manfredi che è il più sfacciato di tutti con la sua "vuoi una sigaretta?"

Almeno potevi dare un po' di visibilità all'acqua natural "DURANTE"

Anonimo ha detto...

18 Aprile festa nazionale dei parastatali con almeno due anni di servizio. La scelta casualmente di comune accordo fra tutti i parastatali del regno festeggiava San Galdino vergine. Tutti si preparavano alla festa e nessuno ne sentì mai la mancanza. Il principe con i piedi contro il lampadario acquistava dimestichezza con lo Yoga-Rock: ultima importazione anglo-americana in tema di belinate. Il fratello del principe si rosicchiava il medio della sinistra convinto di contribure con questo allo sviluppo dei popoli in via di sottosviluppo. La regina sculacciava di santa ragione un servitore, visto che si trattava di un fatto reale. Il re si depilava sulle cosce. Il popolo eseguiva un raro esercizio di masturbazione massificata. La forza dell'ordine nell'esercizio del proprio dovere si identificava col popolo, e tutti cantavano in coro « Binario, dolci parallele della vita ». I parastatali scalzi e votati alla castità si recavano in fila per quattro verso lo stadio pena: la morte. Il primo esercizio, consisteva nella scalata dei tralicci d'illuminazione ai bordi dello stadio; e nell'immediato tuffo a testa in giù sulle gradinate. Altri mille giochi coronavano la festa e tutte le categorie partecipavano con spirito sportivo e abnegazione assoluta. Al vincitore veniva concesso di toccare per secondi trenta le coscie alla regina, ma inevitabilmente ogni anno era lo stesso re, gelosissimo e depilato a sottoposi al trattamento. Allora ci furono dei moti sovversivi capeggiati dai rossi che al grido « W la regina e le sue cosce » organizzarono manifestazioni articolate. La rivoluzione non tardò. La rivoluzione era fissata per le ore 18:00 in piazza larga e si apriva con un concerto di Fabrizio De Andrè. SALVATORE