mercoledì 3 luglio 2013

Scuola 2.0

L'altro giorno dovevo tenere una classe per due ore. Un prima di piccole pidocchiose pubertà. Pensavo di inventarmi il gioco dei 30 minuti del bimbo-legato-imbavagliato e la tipica mezz'ora del chattate-su-facebook-con-50enni-che-si-fingono-giovani, attività classiche dell'insegnante medio del laboratorio di informatica.

Poi ho pensato, magari potrei fare qualche cosa che nessun insegnante farà mai con loro. Ci mettiamo tutti attorno alla cattedra e cerchiamo di pensare a quali siano i problemi della scuola, come mai la loro età sia sempre tanto ostica e tali difficoltà vengano spesso trascurate da noi adulti.
Perché il mondo dei "grandi" è così lontano (avrei fatto le virgolette in aria con indice e medio uniti) e le rispettive voci si perdono in una nube di incomunicabilità generazionale?
Insomma come deve cambiare la scuola per venire incontro alla mutazione della società moderna? Sono le strutture inadeguate o lo sono gli stessi docenti? Permettere a vecchie insegnanti in menopausa con tute da ginnastica di entrare nello spogliatoio femminile con una scusa qualsiasi segue abbastanza le linee guida del Ministero?

Alla fine ho lasciato perdere: ho paragonato la faccia del più brufoloso alla cartografia lunare, con tanto di contributo video tramite Lavagna Multimediale proiettato in volto, e li ho guardati sbeffeggiarlo per i rimanenti 45 minuti: adorabili canaglie. Avrò i miei 10K like di gloria da Tema caldo su repubblica.it?

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