martedì 4 dicembre 2007

Pizza a colazione.

Vado in California qualche giorno fa e incontro PierPaolo, tecnico di Torino. Siamo vicini alle macchinette distribuisci cibo e mi fa: "Prendo qualche cosa perché sto bene e non ci sono abituato". Mangiamo 10 Butterfinger e ci mettiamo in malattia. Questo uomo e' un vero genio.

Il mio collega ha la febbre e cerca persino di curarsi. Per me tutto ciò e' contro senso visto che la malattia e' l'unica cosa che ci salva dagli obblighi del lavoro, e noi cerchiamo persino di sfuggirgli.
Pubblicità' di aspirine dove una fortunata ragazza ha il raffreddore e si merita una sera a casa in pigiama, cosi' non si trucca e guarda un film tutta smocciolosa sul divano.
Il moroso le telefona dal lavoro, e la costringe a prendere una aspirina, lei sta meglio e la casa si riempie di ospiti per i quali lei ha cucinato. Sembra divertirsi ma e' l'effetto aspirina-alcool.

Gli americani, non so perché, ma continuano a vestirsi come se fosse estate. cioè si mettono una felpa del campus in più e sono contenti. La verdura come contorno e' un sacchetto di patatine.
Secondo me non hanno freddo perché non sono a conoscenza del cambio delle stagioni, ovvero a scuola non vengono a sapere dell'inclinazione dell'asse terrestre. I loro mappamondi sono tutti diritti e non girano, sono inchiodati sugli Stati Uniti. Non se ne rendono conto, cambiano le stagioni ma per loro nulla cambia.

Affitto una stanza da una signora che abita con il figlio adolescente. L'altra mattina uscendo gli chiedo come sta? E lui mi risponde "bad". Sono abbastanza spaventato. In cucina ci sono sacchetti con medicinali da 300 dollari e mancano due coltelli dal ceppo: la notte mi chiudo a chiave e ostruisco la porta con una catasta di videogiochi.
Avevo fatto una domanda cosi' per fare, non mi aspettavo una sua risposta: era un saluto nulla più. Nessuno si aspetta una risposta, al più il 10% di mancia.

Bisogna venire qua da Europei e andarsene da tali. Faccio quindi il vezzoso con una sciarpa marrone.

Torno a casa e mi telefona Laura da Alice. Offerta, 19 euro, scade domani. Rifiuto l'offerta, ma le chiedo se mi offre la filodiffusione, secondo Telecom costa 2.07 euro all'anno, ma sono disposto a pagarla anche 100 euro al mese. Voglio il canale 4 e 5. Non va più di moda da trenta anni, ma ancora il servizio esiste. Musica classica tutto il giorno tramite il doppino telefonico.

"Mi scusi, ma sono 19 euro al mese per Alice."
"Voglio la filodiffusione, non mi faccia agitare."
"Io non ero nemmeno nata quando l'hanno inventata nel 1958: vengo a casa tua ad ascoltarla"
"Continui a darmi del lei per piacere, almeno finche non ci baciamo"

Sempre a proposito dei medicinali sono convinto che in aereo nel cibo ci sia del tranquillante, altrimenti la gente impazzirebbe all'idea di volare tra le nubi. Sono cose da cartoni animati e noi fatichiamo ad accettarle.

Se mi telefonano dalle compagnie aeree, dalla Bayer o dalla Telecom faccio dire che sono al lavoro all'estero in piena salute per un meeting su come scaricare più pornografia su una stessa linea. Se telefona la Nestle sono spacciato.

Ora amo la cantante che ho incontrato in aereo. Di 75 elementi dell'Orchestra Strauss poteva capitarmi il cellista obeso, non quel fiore di soprano. La ci darem la mano.

Vado dal pilota dell'aereo e mi offre delle patatine. Il secondo pilota e' André Rieu il direttore dell'orchestra. Si fa beffa di me per i suoi ricci visto che io non li ho.
Sono confuso e vado a dormire.

Scusa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Un solo commento:

"Voglio la filodiffusione, non mi faccia agitare."

è bellissima.

Web ha detto...

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buona Domenica.
Andrea

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Anrea