Antizecche e uomo oggetto.

Una delle persone piu' importanti che conosco e' il mio veterinario. Abita vicino a casa mia e cura i miei cani. E' figlio di una commessa dell'Upim dove io da una vita mi vesto. Lui ha consigliato un prodotto contro le zecche miracoloso. I miei cani sono abbastanza felici da quando non hanno piu' le zecche. E' come se noi una mattina ci svegliassimo e non avessimo piu' il commercialista, ne' i Testimoni di Geova alla porta.

A volte vedevo mio nonno fuori in cortile a parlare per ore con i Testimoni di Geova. Per me era una gara persa per entrambi, ma ogni tanto tornavano e lui ci parlava sempre. Ho capito che la religione e' una cosa per chi ha la mattina libera dopo aver fatto la spesa.
Quando ero piu' piccolo andavo a fare la spesa con lui, e lui cercava di perdermi dentro La Standa. Non ho mai capito se fosse stato uno scherzo.

La persona piu' fastidiosa e' il mio vicino al quale da noia la mia siepe da due metri, perche' gli fa ombra nell'orto. Vorrebbe che la tagliassi a 50 cm. Quando mi assento per piu' di una settimana mi accorgo che ha provato a tagliarla dal suo lato. Io per quieto vivere faccio finta di nulla ma poi la notte gli faccio la pipi' sui pomodori attraverso la rete. Se la luna e' piena e' bellissimo.

Vorrei essere principalmente trattato come uomo-oggetto senza tanti discosi sul come e' bello parlare con me e poi si va al cinema e al ritorno a casa si discute sui significati nascosti della trama. Ho iniziato a portare le ragazze a guardare film di Vanzina per spiazzarle ma poi si finisce con questi discorsi: "Quindi vedi il cinema di serie B come un'esaltazione della semplicita del linguaggio cinematografico a discapito del significante, tanto caro a Godard?". Sotto il portone non le do nemmeno il bacio della buona notte. Ma poi a pentirmi sono io.